Palermo 15 settembre 2007 – Una barca a vela costruita appositamente per i disabili. Nasce dal progetto “Sulla stessa barca” promosso dall’assessorato provinciale alle politiche sociali guidato da Giovanni Mammana che ha messo insieme soggetti svantaggiati per un’operazione di forte valenza sociale.
La barca è stata infatti costruita, con un finanziamento della Provincia di 35 mila euro, dai lavoratori della Cooperativa Sociale Azzurra: soggetti ex detenuti in pena alternativa o semi-liberi, tossicodipendenti in fase di remissione ed ex tossicodipendenti.
Dopo un lungo lavoro che è passato prima dalla fase progettuale con la redazione degli elaborati del progetto nautico, per poi arrivare alla cantieristica, alle soluzioni tecniche e alle definizioni della veleria, il primo esemplare destinato a un equipaggio di diversabili, realizzato interamente presso il cantiere nautico di Carini della Cooperativa Azzurra, è stato varato. La presentazione sabato 15 settembre presso la sede della Canottieri Palermo alla Cala. Sono intervenuti l’assessore provinciale alle politiche sociali Giovanni Mammana, Sergio Castorina Responsabile della Scuola-Laboratorio Carini e produzione nautica della Cooperativa Azzurra, il Presidente della sezione di Palermo centro della Lega Navale Italiana Carlo Bruno, che ha offerto il supporto tecnico all’intera operazione, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico di Palermo Roberta Cascio.
La barca potrà essere utilizzata per l’attività sportiva e per la nautica da diporto da un equipaggio composto da cinque portatori di handicap più un istruttore, ma l’imbarcazione è stata pensata per ospitare anche un equipaggio multiplo composto da disabili e normodotati. Dopo il varo alla Canottieri Palermo, la barca sarà ospitata sempre alla Cala presso la Lega Navale di Palermo Centro. In prospettiva però Provincia, Lega Navale e Autorità portuale stanno valutando la possibilità di creare all’interno del porto una struttura specifica per i disabili che consenta loro di poter praticare le attività nautiche. La gestione tecnica sarà curata dalla stessa Lega Navale in collaborazione con il Comitato Paralimpico di Palermo.
“ Siamo orgogliosi – sottolinea il Presidente della Provincia Francesco Musotto – di avere promosso un’iniziativa che interviene nell’ambito dello svantaggio sociale e favorisce l’integrazione di tanti soggetti, sia appartenenti alla fascia della disabilità sia in fase di un pieno reinserimento sociale. I lavoratori della cooperativa hanno infatti avuto la possibilità di intraprendere percorsi di autonomia e di apprendimento con l’opportunità di perfezionarsi in un’attività con ampi risvolti formativi, fino alla creazione di una reale fonte di lavoro. Dopo la prima fase sperimentale – aggiunge Musotto – si potrà avviare una produzione su larga scala per arrivare fino alla commercializzazione dell’imbarcazione, garantendo così commesse al cantiere nautico della cooperativa. Un altro obiettivo significativo è inoltre quello di consentire ai diversabili di affrontare le regate con o contro i soggetti normalmente dotati. Anche lo sport nautico diventa così strumento d’integrazione. Con questa imbarcazione si potranno garantire pari opportunità e soprattutto si potrà permettere ai disabili il confronto con le proprie capacità e con gli altri per arrivare ad abbattere quelle barriere che spesso impediscono il loro accesso alla vita sociale”.
Grazie alla barca i disabili potranno partecipare a competizione veliche ufficiali. Nel golfo di Palermo si svolgono infatti tutto l’anno regate di flotta “a compenso” cioè con handicap e tempi differenti fra barche differenti. In caso di realizzazione di una seconda barca si potrebbero organizzare anche i match race.
La barca è stata infatti costruita, con un finanziamento della Provincia di 35 mila euro, dai lavoratori della Cooperativa Sociale Azzurra: soggetti ex detenuti in pena alternativa o semi-liberi, tossicodipendenti in fase di remissione ed ex tossicodipendenti.
Dopo un lungo lavoro che è passato prima dalla fase progettuale con la redazione degli elaborati del progetto nautico, per poi arrivare alla cantieristica, alle soluzioni tecniche e alle definizioni della veleria, il primo esemplare destinato a un equipaggio di diversabili, realizzato interamente presso il cantiere nautico di Carini della Cooperativa Azzurra, è stato varato. La presentazione sabato 15 settembre presso la sede della Canottieri Palermo alla Cala. Sono intervenuti l’assessore provinciale alle politiche sociali Giovanni Mammana, Sergio Castorina Responsabile della Scuola-Laboratorio Carini e produzione nautica della Cooperativa Azzurra, il Presidente della sezione di Palermo centro della Lega Navale Italiana Carlo Bruno, che ha offerto il supporto tecnico all’intera operazione, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico di Palermo Roberta Cascio.
La barca potrà essere utilizzata per l’attività sportiva e per la nautica da diporto da un equipaggio composto da cinque portatori di handicap più un istruttore, ma l’imbarcazione è stata pensata per ospitare anche un equipaggio multiplo composto da disabili e normodotati. Dopo il varo alla Canottieri Palermo, la barca sarà ospitata sempre alla Cala presso la Lega Navale di Palermo Centro. In prospettiva però Provincia, Lega Navale e Autorità portuale stanno valutando la possibilità di creare all’interno del porto una struttura specifica per i disabili che consenta loro di poter praticare le attività nautiche. La gestione tecnica sarà curata dalla stessa Lega Navale in collaborazione con il Comitato Paralimpico di Palermo.
“ Siamo orgogliosi – sottolinea il Presidente della Provincia Francesco Musotto – di avere promosso un’iniziativa che interviene nell’ambito dello svantaggio sociale e favorisce l’integrazione di tanti soggetti, sia appartenenti alla fascia della disabilità sia in fase di un pieno reinserimento sociale. I lavoratori della cooperativa hanno infatti avuto la possibilità di intraprendere percorsi di autonomia e di apprendimento con l’opportunità di perfezionarsi in un’attività con ampi risvolti formativi, fino alla creazione di una reale fonte di lavoro. Dopo la prima fase sperimentale – aggiunge Musotto – si potrà avviare una produzione su larga scala per arrivare fino alla commercializzazione dell’imbarcazione, garantendo così commesse al cantiere nautico della cooperativa. Un altro obiettivo significativo è inoltre quello di consentire ai diversabili di affrontare le regate con o contro i soggetti normalmente dotati. Anche lo sport nautico diventa così strumento d’integrazione. Con questa imbarcazione si potranno garantire pari opportunità e soprattutto si potrà permettere ai disabili il confronto con le proprie capacità e con gli altri per arrivare ad abbattere quelle barriere che spesso impediscono il loro accesso alla vita sociale”.
Grazie alla barca i disabili potranno partecipare a competizione veliche ufficiali. Nel golfo di Palermo si svolgono infatti tutto l’anno regate di flotta “a compenso” cioè con handicap e tempi differenti fra barche differenti. In caso di realizzazione di una seconda barca si potrebbero organizzare anche i match race.
NOTE TECNICHE DELLA BARCA
La barca, della lunghezza di 6 metri, è stata progettata dalla Yacht Design di Benedetto Inzerillo e Attilio Albeggiani. Ha una larghezza di 2 metri e 30, una lunghezza di galleggiamento di 5 metri e 70, un’immersione di 1 metro e 45 e una superfice velica (randa più fiocco) di 18 metri e 20. La veleria è stata realizzata in pentex dalla Red Sail di Palermo.
Lo scafo è stato realizzato in fibra di vetro e resina poliestere isoftalica, il bulbo è in lama in vetroresina con armatura in acciaio e siluro in piombo, timone in vetroresina e albero in alluminio a un ordine di crocette. La barca è armata in modo molto semplice per essere condotta dai disabili con un istruttore o tutor e sono state create delle comode sedute fisse con rinvii che consentiranno di condurre l’imbarcazione sempre dall’assetto.
Lo scafo è stato realizzato in fibra di vetro e resina poliestere isoftalica, il bulbo è in lama in vetroresina con armatura in acciaio e siluro in piombo, timone in vetroresina e albero in alluminio a un ordine di crocette. La barca è armata in modo molto semplice per essere condotta dai disabili con un istruttore o tutor e sono state create delle comode sedute fisse con rinvii che consentiranno di condurre l’imbarcazione sempre dall’assetto.
LA COOPERATIVA SOCIALE AZZURRA
La Cooperativa Sociale Azzurra, costituita nel 1996, da un oltre decennio rappresenta un punto di riferimento nel panorama dei servizi sociali territoriali. La sua mission è favorire e promuovere il reinserimento lavorativo e l’inclusione sociale delle fasce deboli e a rischio di emarginazione attraverso l’istruzione, la formazione specialistica e le attività artistico-culturali, superando le difficoltà sociali, geografiche ed economiche, nonché i vincoli della condizione del disagio e i luoghi comuni associati a tali categorie, in un’ottica di equiparazione ad ogni altra persona. Le sue aree di intervento sono quelle del disagio sociale e di inclusione socio-lavorativa, indirizzate sia agli adulti che ai minori. Nel 2005 ha ottenuto la Certificazione Qualità UNI ENI ISO 9001:2000, per il settore “Progettazione ed erogazione di servizi di formazione professionale e di inserimento socio-lavorativo”. Dal 2006 è accreditata come Ente di Formazione Professionale ed Orientamento al Lavoro della Regione Siciliana. E’ iscritta all’Albo Regionale degli Enti Ausiliari per ”Attività di inserimento lavorativo”.
Con il progetto Sulla stessa barca la Cooperativa Azzurra, che ha gestito il progetto, è riuscita a formare ed inserire in questo ambito lavorativo persone che per altri motivi si sono venuti a trovare anche loro in una condizione di svantaggio e che in varie fasi si sono alternati nella costruzione prima dei modelli e poi degli stampi dell’imbarcazione.
Grazie sempre al supporto economico della Provincia Regionale di Palermo, Assessorato alle Politiche Sociali, che ha finanziato per due volte 8 tirocini formativi
( progetto Work Experience prima e seconda fase) è stato possibile inserire nuovi soggetti che hanno sperimentato una situazione lavorativa a loro sconosciuta acquisendo buona manualità ed una esperienza unica, lavorando alla vetroresina.
Con il progetto Sulla stessa barca la Cooperativa Azzurra, che ha gestito il progetto, è riuscita a formare ed inserire in questo ambito lavorativo persone che per altri motivi si sono venuti a trovare anche loro in una condizione di svantaggio e che in varie fasi si sono alternati nella costruzione prima dei modelli e poi degli stampi dell’imbarcazione.
Grazie sempre al supporto economico della Provincia Regionale di Palermo, Assessorato alle Politiche Sociali, che ha finanziato per due volte 8 tirocini formativi
( progetto Work Experience prima e seconda fase) è stato possibile inserire nuovi soggetti che hanno sperimentato una situazione lavorativa a loro sconosciuta acquisendo buona manualità ed una esperienza unica, lavorando alla vetroresina.