UN MAESTRO DELL’ARTE CONTEMPORANEA PER PALERMO: IGOR MITORAJ DEDICA ALLA CITTA’ IL SUO “EROE ELIMO”

Palermo, 13 aprile 2007 – Palermo rende omaggio all’arte di Igor Mitoraj con un doppio evento: la collocazione della scultura “Eroe Elimo” all’esterno del Loggiato San Bartolomeo, sul lungomare della città, e l’inaugurazione della mostra “Angeli, Miti ed Eroi” organizzata per l’occasione nei tre piani del Loggiato. Le due iniziative sono promosse dalla Provincia di Palermo in collaborazione con Il Cigno GG Edizioni nell’ambito delle “Notti Bianche dell’arte a Palermo”. La mostra resterà aperta fino al 27 maggio 2007.

“Questa mostra – sottolinea il Presidente della Provincia di Palermo, Francesco Musotto – è una nuova tappa del percorso per avvicinare il territorio ai circuiti internazionali dell’arte e ai suoi grandi maestri contemporanei. L’esposizione rende omaggio ad uno degli scultori più apprezzati che a Palermo ha trovato una fonte d’ispirazione. La sua opera “Eroe Elimo” sintetizza la storia della nostra terra e si inserirà nel contesto urbano della città, diventando parte integrante del Loggiato San Bartolomeo che grazie al recupero realizzato dalla Provincia è uno degli spazi espositivi più interessanti”.

“Eroe Elimo” è una statua in bronzo collocata su un basamento, sviluppandosi per 3 metri e mezzo in altezza. Rappresenta un cavaliere antico. Nell’esecuzione di quest’opera, Mitoraj si è ispirato agli eroi della cavalleria elima che, nel conflitto tra Atene e Sparta, combatterono a fianco degli ateniesi contro la città di Siracusa. Secondo le fonti storiche, quella elima è una civiltà autoctona nata dalla fusione tra i Sicani e i Troiani scampati al massacro della guerra di Troia e rifugiatisi in Sicilia dove si erano stabiliti in tre città: Segesta, Erice ed Entella. In questo popolo che aveva perso la madrepatria, Mitoraj vede il simbolo della grandezza epica.
Nella sua opera si ritrovano i canoni classici e mediterranei che, per lo scultore franco-polacco, sono “senza tempo e quindi moderni”. La statua rappresenta il suo ideale “vincitore”, il guerriero le cui ferite sono il segno della sconfitta oltre che della vittoria. Ma l’opera nasce anche dallo studio del luogo dove dev’essere collocata: di fronte al mare,  racchiudendo i tratti estetici e stilistici delle civiltà che da quel mare arrivarono.

La mostra “Angeli, Miti ed Eroi”, a cura di Marco Di Capua, presenta i bozzetti e gli studi preparatori delle monumentali Porte degli Angeli, eseguite nel 2006 da Mitoraj per la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma (le Terme di Diocleziano trasformate in basilica da Michelangelo). Le porte bronzee di Mitoraj (ciascuna delle dimensioni 3 metri per 6,5, per un peso di 3000 kg).hanno sostituito quelle lignee. Il portale di sinistra tematizza il mistero dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine; quello di destra annuncia il mistero della Resurrezione di Cristo.
In mostra al Loggiato San Bartolomeo anche le scenografie create dall’artista per le opere Manon Lescaut e Tosca di Puccini, insieme ai bozzetti delle scene e dei costumi. In particolare ci saranno 3 grandi sculture realizzate per le due opere liriche, alte circa quattro metri, e quattro grandi tele di Manon Lescaut.

Igor Mitoraj. Nato in Polonia, nel 1944 si trasferì nel ’68 a Parigi. Per anni gira fra Messico, New York, Grecia. Nel 1979 giunge a Pietrasanta in Toscana dove “scopre” il marmo che, insieme alla terracotta e al bronzo, sono i suoi materiali. Nel 1983 decide di aprire uno studio in quest’angolo di Toscana, dividendo la sua vita tra l’Italia e la Francia.
Le sue opere sono state esposte in molti Paesi, con numerose personali; ha ricevuto importanti incarichi internazionali per sculture monumentali in spazi pubblici e privati: sue opere si trovano al British Museum e a Canary Wharf a Londra; a Bamberg; a Cracovia; a La Défense di Parigi; al Museo degli Uffizi e al Giardino di Boboli a Firenze; in Piazza del Carmine e al Teatro alla Scala a Milano; in Piazza Monte Grappa e in Piazza Mignanelli a Roma.
Grande conoscitore del mondo classico arcaico, Mitoraj si ispira per le sue opere a personaggi mitologici che traduce in sculture che sono come reperti, nessuna delle sue opere presenta infatti una forma intatta. Sono immagini frammentate, mutilate, attraversate da vuoti che stimolano l’immaginazione a completarne le parti mancanti.

 

Catalogo Il Cigno GG Edizioni