Tre autori, tre percorsi creativi, tre modi di interpretare la materia e trasformarla in prodotto d’arte. Sono Luigi Ballarin, Gerardo Di Salvatore, Lughia, i protagonisti della nuova mostra promossa dalla Provincia regionale di Palermo nell’ambito delle iniziative culturali realizzate in collaborazione con le gallerie private della città.
Dal 5 ottobre lo Spazio Bquadro (via XII gennaio 2) ospita la collettiva “Noi diversi”, curata da Federica Di Stefano e Giuseppe Salerno per la Galleria 196 di Roma.
I tre artisti esporranno le loro opere – pitture, installazioni, sculture – sul filo di un orgoglioso anticonformismo , che li ha portati ad unire le loro esperienze nella singolare iniziativa on line “The best in art”. Interverrà all’inaugurazione il presidente della Provincia, Francesco Musotto, gli autori e i curatori.
Minimo comune denominatore della mostra è la ricerca sul corpo e sulla fisicità, che porta a ripensare il concetto di unicità e diversità.
Ballarin, appassionato di viaggi e conoscitore del mondo arabo, Di Salvatore – con le sue bottiglie in plastica che diventano lampade, sedie, piante – Lughia, con le sue provocazioni ambientaliste che nascono dall’uso sapiente di materiali come la sabbia e il legno (l’autrice ha una collezione permanente di sculture esposte nel parco culturale di Borgo Calcata, in Sardegna), rileggono forme e volumi della natura e della vita quotidiana, mettendo in luce il ruolo dell’intervento umano che permea la realtà. “Noi diversi” sarà in allestimento fino al 4 novembre e potrà essere visitata gratuitamente tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.
Dal 5 ottobre lo Spazio Bquadro (via XII gennaio 2) ospita la collettiva “Noi diversi”, curata da Federica Di Stefano e Giuseppe Salerno per la Galleria 196 di Roma.
I tre artisti esporranno le loro opere – pitture, installazioni, sculture – sul filo di un orgoglioso anticonformismo , che li ha portati ad unire le loro esperienze nella singolare iniziativa on line “The best in art”. Interverrà all’inaugurazione il presidente della Provincia, Francesco Musotto, gli autori e i curatori.
Minimo comune denominatore della mostra è la ricerca sul corpo e sulla fisicità, che porta a ripensare il concetto di unicità e diversità.
Ballarin, appassionato di viaggi e conoscitore del mondo arabo, Di Salvatore – con le sue bottiglie in plastica che diventano lampade, sedie, piante – Lughia, con le sue provocazioni ambientaliste che nascono dall’uso sapiente di materiali come la sabbia e il legno (l’autrice ha una collezione permanente di sculture esposte nel parco culturale di Borgo Calcata, in Sardegna), rileggono forme e volumi della natura e della vita quotidiana, mettendo in luce il ruolo dell’intervento umano che permea la realtà. “Noi diversi” sarà in allestimento fino al 4 novembre e potrà essere visitata gratuitamente tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.