Torna per il terzo anno consecutivo la rassegna “Alle parole nostre”, al teatro del Baglio di Villafrati. Oltre tre mesi di appuntamenti – dal 29 febbraio al 31 maggio – e dieci spettacoli in cartellone, mai rappresentati a Palermo, per sondare umori, talenti emergenti o ampiamente consolidati, storie, tensioni e sperimentazioni del teatro contemporaneo, anche fuori dai confini italiani.
La manifestazione è organizzata dal Teatro del Baglio, con il sostegno dell’assessorato al Turismo e Spettacolo della Provincia regionale di Palermo e il contributo della Regione, Assessorato Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione; ideatore e direttore artistico è Enzo Toto.
Tra le novità più significative di questa terza edizione, il “gemellaggio” artistico con la Serbia per la settimana della Vojvodina. In programma tre spettacoli, di cui una coproduzione tra Villafrati e il Pozoriste Mladih (Teatro dei Giovani) di Novi Sad, capoluogo della Vojvodina, che andrà in scena ad aprile a Novi Sad e il 10 e 11 maggio a Villafrati. Filo conduttore del testo, i versi del poeta palermitano, traduttore e slavista, Angelo Maria Ripellino, che si incrociano e si specchiano nei brani del romanzo “69 cassetti”, di Goran Petrovic, pubblicato nel 2000 e ambientato in una Belgrado mirabilmente narrata nella sua storia passata e presente.
L’iniziativa è stata realizzata con i fondi del Patto Territoriale per l’occupazione “Alto Belice Corleonese”, impegnato da tempo in progetti di cooperazione con la Serbia.
Ma nel carnet della rassegna non mancano le conferme: la seconda parte – “Il Purgatorio” – della trasposizione teatrale del monumentale romanzo di Stefano D’Arrigo, “Horcynus Orca” (l’anno prossimo, con l’ “Inferno”, la terza e ultima parte), di Nicola Grato e Santo Lombino, con la regia di Enzo Toto; le esibizioni di grandi “solisti” del teatro italiano, come Ruggero Cara, Antonio Piovanelli, Elena Bucci. Il primo sarà attore e regista di “Kaddish per il bambino non nato”, del premio Nobel 2002 per la letteratura, Imre Kertesz, intensa e toccante riflessione sulla Shoah e sugli orrori della Storia, consumata tutta in una notte, dal punto di vista cinico e per nulla riappacificato del sopravvissuto. Piovanelli dirige e interpreta una rilettura della passione incendiaria tra Catullo e Lesbia, mentre Bucci, in “Autobiografie di ignoti” inchioda il pubblico al tavolino sgangherato di un bar, lasciando scorrere il suo personalissimo flusso notturno di visioni, premonizioni, azzardi sulla vita, la morte e i destini di avventori e passanti.
Due giovani compagnie toscane – il Teatro del Montevaso di Chianni e il gruppo di Gaetano Ventriglia (già compagno di scena di Ascanio Celestini), ovvero Malasemenza, proporranno rispettivamente “Semi Nate”, omaggio corale alla terra, all’abbondanza e al suo contrario, la perdita, e “Kitèmmùrt”, dall’atto V scena II dell’Amleto.
Una piccola grande rivelazione sarà la compagnia del laboratorio teatrale dell’Università della terza età di Dorgali, in provincia di Nuoro, vincitrice del Palio Poetico Musicale di Parma: venti attori, in scena ne “Il dio nascosto”, proporranno una rilettura del romanzo “Il giorno del giudizio”, dello scrittore nuorese Sebastiano Satta, pubblicato nel ’77 e diventato un vero e proprio manifesto dell’isolitudine sarda e dell’oscuro legame intessuto tra i vivi e i morti in una terra ancora oggi affascinante e misteriosa come poche.
Il teatro del Baglio è a Villafrati, in corso Sammarco. Per informazioni e prenotazioni, 091-8291059 / 091-6155439 oppure teatrodelbaglio@comune.villafrati.pa.it. Il cartellone è on line sul portale della Provincia, all’indirizzo www.provincia.palermo.it
Il costo dei biglietti è di 6 euro (intero) e 4 euro (ridotto). L’abbonamento intero per i dieci spettacoli costa 40 euro, quello ridotto 25.