Palermo 30 luglio 2010 – Rivedere i parametri per il consumo dell’acqua a metro cubo, tenendo in considerazione la composizione del nucleo familiare. E’ la proposta lanciata all’Amap dall’associazione culturale ”Società Domani” e dell’Associazione ”Famiglie numerose”, impegnate su temi sociali riguardanti le famiglie, che hanno chiesto a esponenti delle istituzioni un loro intervento. Il Presidente della Provincia regionale di Palermo Giovanni Avanti ha cosi’ voluto accogliere la sollecitazione.
Il sistema attuale – afferma Avanti – non premia chi sapientemente consuma poca acqua, ma premia solo nuclei familiari composti da uno, due o tre persone, e punisce invece le famiglie numerose. Gli scaglioni non considerano infatti le differenze di composizione di un nucleo familiare, cosi’ facendo, le famiglie numerose anche se virtuose, consumano piu’ acqua e di fatto vengono nettamente penalizzate. Basterebbe per un principio di equita’ modificare i moltiplicatori di fascia agevolata, aggiornando i dati anagrafici dellutente, in seguito alla presentazione un semplice stato di famiglia che attesti le dimensioni del nucleo familiare.
Il sistema attuale – afferma Avanti – non premia chi sapientemente consuma poca acqua, ma premia solo nuclei familiari composti da uno, due o tre persone, e punisce invece le famiglie numerose. Gli scaglioni non considerano infatti le differenze di composizione di un nucleo familiare, cosi’ facendo, le famiglie numerose anche se virtuose, consumano piu’ acqua e di fatto vengono nettamente penalizzate. Basterebbe per un principio di equita’ modificare i moltiplicatori di fascia agevolata, aggiornando i dati anagrafici dellutente, in seguito alla presentazione un semplice stato di famiglia che attesti le dimensioni del nucleo familiare.