Si inaugura giovedì 18 ottobre, alle 19, al centro culturale “Biotos” (via XII gennaio 2, Palermo) la personale del fotografo Maurizio Carlo Luigi Vitale, realizzata con il sostegno della Provincia regionale nell’ambito delle iniziative d’arte negli spazi privati della città.
Vitale, classe ’59, milanese di nascita e formazione, ma da due anni trapiantato in Sicilia, fotografo di moda in Italia e in Olanda, ormai definitivamente dedito al bianco e nero, presenta “La solitudine del corpo”, 40 immagini che indagano il rapporto tra il corpo femminile e lo spazio, con il filo conduttore di uno sfondo essenziale, che fa da cornice e contraltare.
“Disagio”, “Fermati”, “Arredamento”, “Senza” sono alcuni dei titoli delle foto in mostra: la scena, semplice e scarna – un tavolo, una sedia, un telo increspato – è la metafora della solitudine, dell’isolamento non solo emotivo ma anche sociale. In primo piano, o altrimenti capricciosamente relegata in un angolo dell’inquadratura, ma sempre ripresa con impietosa, eloquente semplicità, svuotata di ogni componente erotica o estetica, una donna, testimone della tragica precarietà di tutti gli esseri umani, unica presenza vitale – per quanto mortificata in pose quasi ‘appassite’ – all’interno di uno spazio altrimenti asettico.
La mostra resterà in allestimento fino al 1 novembre e potrà essere visitata gratuitamente tutti i giorni, dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30; la domenica solo dalle 10 alle 12.30. L’iniziativa è curata da Francesco Paolo Madonia; il catalogo, disponibile in galleria, ha un testo critico di Salvo Ferlito. L’esposizione sarà inaugurata dal presidente della Provincia, Francesco Musotto. Interverranno l’artista, i curatori e gli organizzatori. Per informazioni, 091-323805.
Vitale, classe ’59, milanese di nascita e formazione, ma da due anni trapiantato in Sicilia, fotografo di moda in Italia e in Olanda, ormai definitivamente dedito al bianco e nero, presenta “La solitudine del corpo”, 40 immagini che indagano il rapporto tra il corpo femminile e lo spazio, con il filo conduttore di uno sfondo essenziale, che fa da cornice e contraltare.
“Disagio”, “Fermati”, “Arredamento”, “Senza” sono alcuni dei titoli delle foto in mostra: la scena, semplice e scarna – un tavolo, una sedia, un telo increspato – è la metafora della solitudine, dell’isolamento non solo emotivo ma anche sociale. In primo piano, o altrimenti capricciosamente relegata in un angolo dell’inquadratura, ma sempre ripresa con impietosa, eloquente semplicità, svuotata di ogni componente erotica o estetica, una donna, testimone della tragica precarietà di tutti gli esseri umani, unica presenza vitale – per quanto mortificata in pose quasi ‘appassite’ – all’interno di uno spazio altrimenti asettico.
La mostra resterà in allestimento fino al 1 novembre e potrà essere visitata gratuitamente tutti i giorni, dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30; la domenica solo dalle 10 alle 12.30. L’iniziativa è curata da Francesco Paolo Madonia; il catalogo, disponibile in galleria, ha un testo critico di Salvo Ferlito. L’esposizione sarà inaugurata dal presidente della Provincia, Francesco Musotto. Interverranno l’artista, i curatori e gli organizzatori. Per informazioni, 091-323805.