Società partecipate: prosegue il confronto in Consiglio provinciale

“Attraverso l’Ufficio delle Società Partecipate la Provincia ha effettuato accurati controlli sulle stesse 20 società, sui consigli di amministrazione, sui bilanci, evidenziando le parti che non andavano bene per non gravare dal punto di vista finanziario sulla nostra Amministrazione. Provvederemo adesso ad integrare le relazioni con maggiori elementi di conoscenza e valutazione sulle singole attività di Gesap, Società degli interporti, Esco Energy, Palermo Convention Bureau, Palermo Energia, Consorzio Universitario, per andare incontro alle richieste del Consiglio. Siamo convinti che ogni iniziativa delle società dovrà avere una precisa finalità istituzionale e il nostro investimento dovrà essere efficace e stategico”.
 Il Presidente della Provincia di Palermo,Giovanni Avanti,  ha relazionato in aula con il professore Giuseppe Frisella, esperto delle Politiche economiche dell’Ente, sulla delibera che dovrà verificare i presupposti per il mantenimento delle partecipazioni e che è all’esame del Consiglio provinciale.
 Un confronto con l’assemblea nel corso del quale i consiglieri di opposizione Teresa Piccione, Silvio Moncada e Gaetano Lapunzina (Pd), Vincenzo Randazzo (Udc), Antonio Marotta (Rifondazione comunista), Antonino Celesia (Sinistra ecologia e libertà), Francesco Miceli (Mpa), avevano manifestato perplessità sull’aderenza di alcuni statuti delle società con le finalità istituzionali che giustificano la partecipazione della Provincia al capitale sociale, il rapporto costi – benefici, gli obiettivi raggiunti, l’utilizzo del personale nelle società in house.
La conferenza dei capigruppo e l’Amministrazione attiva hanno così deciso di assegnare un breve periodo di tempo agli Uffici per la predisposizione delle relazioni ed, eventualmente, procedere alle audizioni dei rappresentanti della Provincia nei Cda delle partecipate.
La prossima seduta del Consiglio è stata convocata dal Presidente Marcello Tricoli per giovedì 24 marzo per l’esame del Regolamento sull’Osservatorio dei Rifiuti.