Sicurezza domestica: dati, legislazione, prevenzione contro gli infortuni in casa. Emergenza ‘informazione’ a Palermo: meno di 1 persona su 4 conosce il problema

Palermo, 26 ottobre 2009 – Informazione insufficente, a fronte di un fenomeno che non accenna a ridimensionarsi. Del problema degli incidenti domestici si parla ancora troppo poco, nonostante in Italia le ‘trappole’ nascoste in casa  sono la prima causa di incidenti, 4 volte di più quelli sul lavoro, 13 volte di più di quelli stradali. E Palermo, in particolare, sul fronte della conoscenza del fenomeno e dell’informazione, è penultima tra i capoluoghi di provincia siciliani: solo il 22% degli interpellati conosce il problema, ovvero meno di 1 su 4; peggio solo Ragusa.
E’ questo il primo dato emerso nel corso della prima giornata del convegno ‘La prevenzione e la sicurezza nell’ambiente domestico’, in programma anche mercoledì 28 e giovedì 29 al centro direzionale della Provincia, in via S. Lorenzo (al civico 312/g – accanto la clinica ‘La Maddalena’).
La manifestazione è realizzata con il sostegno dell’assessorato provinciale alle Pari opportunità, guidato da Carola Vincenti, e organizzato dalla cooperativa “Minerva”, su un progetto di Maria Pia Iovino, con la collaborazione di Federcasalinghe Sicilia e Moica Sicilia.
‘Una delle ragioni principali che ci hanno spinto a sostenere questa iniziativa – ha spiegato Vincenti – è proprio la mancanza di informazione che abbiamo riscontrato. Secondo le ultime statistiche in Sicilia solo il 25% degli interpellati dice di essere a conoscenza del fenomeno degli incidenti tra le mura di casa, la percentuale scende al 22% nel capoluogo. Questa tre-giorni di incontri e testimonianze, dunque, è un primo, importante passo per cominciare a parlare, in termini concreti e circostanziati, di una vera e propria emergenza sociale, che non riguarda più soltanto le donne, o tanto meno le sole casalinghe, ma che coinvolge anche gli uomini, sempre più spesso chiamati, giocoforza, a svolgere varie incombenze domestiche, in un contesto dove i ruoli familiari sono molto meno granitici di una volta”. 
“L’aspetto della prevenzione – ha commentato il presidente della Provincia, Giovanni Avanti, intervenuto questa mattina per l’avvio dei lavori – è l’obiettivo fondamentale dell’intervento di una Pubblica Amministrazione, e in questa direzione, le statistiche ci sono di grande aiuto: più del 30% delle persone che conoscono il problema e sono informate su rischi e le possibili soluzioni hanno modificato i loro comportamenti in casa e contribuito a cambiare i comportamenti sbagliati dei loro familiari, in primo luogo dei bambini, spesso vittime di infortuni anche gravi’.
Altri dati significativi riguardano l’incidenza del problema nell’isola: in Sicilia si concentra l’11% degli infortuni domestici, con circa 60mila episodi all’anno e 56mila vittime, alcune – come si evince dai numeri – recidive.
Il secondo appuntamento è il 28, a partire dalle 9.30: si parlerà delle norme vigenti in fatto di assicurazioni contro gli infortuni in casa e di come intervenire in caso di incidenti per prestare i primi soccorsi. In programma, le relazioni di Maria Pia Marino e Pietro La Spisa, entrambi funzionari dell’Inail, e di Giuseppe Cumia, medico all’ospedale Civico. Seguiranno altre testimonianze dirette di vittime di infortuni domestici. Il 29, infine, interventi dell’assessore provinciale alla Protezione civile, Giovanni Tomasino, di Maria Pia Iovino, Giuseppe Ragonese e Giovanni Giustino, Rita Triolo (presidente Moica Sicilia) e Adele Fareri (presidente Federcasalinghe Sicilia). Si parlerà dei rischi presenti nelle nostre case e di prevenzione degli incendi domestici. In chiusura dei lavori, il 29, l’assessore Vincenti consegnerà gli attestati di partecipazione. Per informazioni, 091-6573466.