SEDUTA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE: IL PARTITO DEMOCRATICO PRESENTA UNA MOZIONE DI SFIDUCIA PER L’ASSESSORE AGLI ATO RIFIUTI, RAFFAELE LODDO

Palermo 8 gennaio 2008 – I partiti di opposizione in Consiglio provinciale, Pd, Rifondazione comunista, Gruppo Misto – Italia dei Valori/Verdi, hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore agli Ato Rifiuti, Raffaele Loddo. Nell’atto ispettivo, che è stato letto in aula dal Presidente del Consiglio Maurizio Gambino, si chiedono le dimissioni dell’esponente dell’esecutivo “per un palese conflitto d’interesse politico” fra la carica di assessore agli Ato Rifiuti e di Presidente del Consiglio di Amministrazione del Coinres (Ato 4 Palermo). Il documento, in sostanza, prende atto del reclutamento di 120 unità lavorative da parte del Coinres, “in difformità con la normativa regionale e le successive circolari esplicative”;  rileva che la Provincia, attraverso l’assessore agli Ato Rifiuti, deve esercitare un’attività di verifica su bilanci, trasparenza degli atti ed efficienza del servizio. “Si prefigura pertanto – si legge nel documento dell’Opposizione – che la figura del controllato e del controllore sono ricoperte dalla stessa persona”.
I capigruppo del Partito democratico Giovanni Palma; di Rifondazione comunista, Antonio Marotta, e il consigliere del Pd, Silvio Moncada, hanno quindi chiesto la presenza in aula dell’assessore Loddo e del Presidente della Provincia Francesco Musotto per fare chiarezza sulla vicenda. I partiti di maggioranza, con il capogruppo dell’Mpa Franco Muscarella, il consigliere dell’Udc Michele Gangi e il consigliere del Nuovo Psi Giuseppe Saglibene,  hanno invece invitato il centro sinistra al ritiro della mozione per affrontare la discussione in un clima di maggiore serenità. L’atto ispettivo  dunque sarà affrontato nella successiva seduta del Consiglio provinciale convocata dal Presidente Gambino per giovedì mattina.
Ad apertura dei lavori il consigliere del Partito democratico Vito Barone aveva  comunicato di non avere ricevuto la notifica della convocazione per i lavori del Consiglio del 27 dicembre e quindi riteneva quella riunione e la successiva di prosecuzione illegittime. Ma il Segretario Generale Salvatore Currao ha assicurato sull’avvenuta notifica, sia al domicilio che  presso la segreteria del gruppo, e quindi sulla validità delle due riunioni assembleari e degli atti deliberativi adottati.