Palermo, 31 luglio 2008 – La Provincia regionale di Palermo, ancora una volta partner dello Stabile di Palermo in un progetto che vede protagonista la magia senza tempo del teatro come linguaggio universale per sensibilizzare e informare sul valore della rinascita del Parco del fiume Oreto, un progetto ambientale che vede la Provincia partner dei Comuni di Palermo, Altofonte e Monreale per elaborare e definire il progetto di recupero e di gestione dell’area.
A rappresentare il sodalizio cultura e ambiente, è Amleto in concerto, lo spettacolo per letture tratte dall’Amleto di Shakespeare e tradotte nella versione classica di Alessandro Serpieri, per la regia di Pietro Carriglio, direttore del Biondo.
A presentare l’iniziativa, a palazzo Comitini, è stato il presidente della Provincia, Giovanni Avanti. Sono intervenuti il sindaco di Altofonte, Enzo Di Girolamo; il sindaco di Monreale, Toti Gullo; l’assessore comunale all’Ambiente, Francesca Grisafi; il direttore dello Stabile, Pietro Carriglio, che cura la regia dello spettacolo; l’attore Pino Caruso; gli interpreti in scena, fra i quali: Luca Lazzareschi, Nello Mascia, Galatea Ranzi, Luciano Roman, Eva Drammis.
A rappresentare il sodalizio cultura e ambiente, è Amleto in concerto, lo spettacolo per letture tratte dall’Amleto di Shakespeare e tradotte nella versione classica di Alessandro Serpieri, per la regia di Pietro Carriglio, direttore del Biondo.
A presentare l’iniziativa, a palazzo Comitini, è stato il presidente della Provincia, Giovanni Avanti. Sono intervenuti il sindaco di Altofonte, Enzo Di Girolamo; il sindaco di Monreale, Toti Gullo; l’assessore comunale all’Ambiente, Francesca Grisafi; il direttore dello Stabile, Pietro Carriglio, che cura la regia dello spettacolo; l’attore Pino Caruso; gli interpreti in scena, fra i quali: Luca Lazzareschi, Nello Mascia, Galatea Ranzi, Luciano Roman, Eva Drammis.
Lo spettacolo andrà in scena sabato 2 agosto, alle 21.30, nello spazio antistante l’ex Deposito delle locomotive di Sant’Erasmo (via Messina Marine 2), con il palco alle spalle della foce dell’Oreto, uno degli avamposti naturalistici che hanno maggiormente segnato il paesaggio urbano di Palermo, per decenni dimenticato, oggi, finalmente, al centro di un piano di risanamento che vede la Provincia in prima linea. “L’intenzione – spiega Avanti – è quella di individuare nelle risorse del teatro il senso di un’attenzione e di una riflessione più ampie rivolte al nostro patrimonio ambientale, esso stesso fonte di cultura e di civiltà. Richiamando il pubblico in uno spazio scenico e simbolico, con la complicità delle immortali parole di William Shakespeare, vogliamo dimostrare che con progetti efficaci e mirati il Parco dell’Oreto può e deve rinascere. Il percorso è complesso – aggiunge Avanti – ma molti passi avanti sono già stati fatti: in questa direzione la Provincia ha un ruolo fondamentale, come interlocutore del presidente della Regione e come partner ed ente coordinatore del tavolo di concertazione tra le amministrazioni comunali di Palermo, Monreale, Altofonte”.
Molteplici i fronti di intervento compresi nella riqualificazione: il risanamento delle acque, il recupero del verde, il recupero delle vecchie costruzioni, il restauro dei ponti. Una tappa importante del percorso politico e amministrativo è stata, nell’ottobre del 2004, il via libera della Regione all’istituzione del parco: venne infatti firmato in quella data il decreto che sancisce “la compatibilità dell’opera del parco fluviale con il quadro programmatico di sviluppo della Regione siciliana”. Un atto necessario ma anche un riconoscimento politico della bontà e della validità di una idea di sviluppo territoriale.
L’ultimo passaggio, la richiesta – da parte del Comune di Palermo e di tutti gli altri enti e soggetti coinvolti – all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente per inserire e classificare il parco fluviale dell’Oreto nel piano regionale dei parchi e delle riserve, secondo la legge regionale 98/81. La richiesta è stata presentata il 19 giugno ed è in attesa di risposta. “Un impegno concreto, però – annuncia Avanti – può già prender corpo e coinvolgere i cittadini: una raccolta di firme, una sorta di petizione popolare, per chiedere che l’iter per la costituzione del parco venga accelerato.
Molteplici i fronti di intervento compresi nella riqualificazione: il risanamento delle acque, il recupero del verde, il recupero delle vecchie costruzioni, il restauro dei ponti. Una tappa importante del percorso politico e amministrativo è stata, nell’ottobre del 2004, il via libera della Regione all’istituzione del parco: venne infatti firmato in quella data il decreto che sancisce “la compatibilità dell’opera del parco fluviale con il quadro programmatico di sviluppo della Regione siciliana”. Un atto necessario ma anche un riconoscimento politico della bontà e della validità di una idea di sviluppo territoriale.
L’ultimo passaggio, la richiesta – da parte del Comune di Palermo e di tutti gli altri enti e soggetti coinvolti – all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente per inserire e classificare il parco fluviale dell’Oreto nel piano regionale dei parchi e delle riserve, secondo la legge regionale 98/81. La richiesta è stata presentata il 19 giugno ed è in attesa di risposta. “Un impegno concreto, però – annuncia Avanti – può già prender corpo e coinvolgere i cittadini: una raccolta di firme, una sorta di petizione popolare, per chiedere che l’iter per la costituzione del parco venga accelerato.
In scena Luca Lazzareschi sarà il tormentato Amleto, Principe di Danimarca, dilaniato fra legge morale, vendetta e il tenero ricordo del padre ucciso; Nello Mascia è Polonio, padre di Ofelia, ciambellano di corte, vittima della folle simulazione del Principe; Galatea Ranzi è la regina Gertrude, madre di Amleto, la vedova che a due mesi dalla morte del marito sposa il successore al trono, suo fratello; Luciano Roman è Claudio, il cognato che diventa re; Eva Drammis è Ofelia, innamorata di Amleto, specchio al femminile del delirio del Principe, infine suicida.
Una scenografia essenziale circonda gli attori, che vivranno le vicende del loro personaggio per monologhi; a fare da voce narrante, da collante, sarà Pino Caruso. Musiche originali di Matteo D’Amico, eseguite da un ensemble di 4 musicisti in scena; regista assistente Umberto Cantone; assistente alla regia Sergio Basile.
Amleto in concerto a Sant’Erasmo anticipa la tournèe del Biondo, che partirà dal palcoscenico di via Roma nel gennaio 2009 e farà tappa nei principali teatri italiani. “Con questa versione di Amleto – scrive il critico Enrico Groppali – il pubblico potrà assistere ad una lettura unica nel suo genere. Un saggio scenico di straordinario interesse dove gli attori-corifei si assumeranno il compito di ricreare, per sommi capi, i passi salienti di un testo definito da William Blake, la summa del pensiero occidentale sulla vita, la morte, la trasfigurazione della creatura umana”.
Una scenografia essenziale circonda gli attori, che vivranno le vicende del loro personaggio per monologhi; a fare da voce narrante, da collante, sarà Pino Caruso. Musiche originali di Matteo D’Amico, eseguite da un ensemble di 4 musicisti in scena; regista assistente Umberto Cantone; assistente alla regia Sergio Basile.
Amleto in concerto a Sant’Erasmo anticipa la tournèe del Biondo, che partirà dal palcoscenico di via Roma nel gennaio 2009 e farà tappa nei principali teatri italiani. “Con questa versione di Amleto – scrive il critico Enrico Groppali – il pubblico potrà assistere ad una lettura unica nel suo genere. Un saggio scenico di straordinario interesse dove gli attori-corifei si assumeranno il compito di ricreare, per sommi capi, i passi salienti di un testo definito da William Blake, la summa del pensiero occidentale sulla vita, la morte, la trasfigurazione della creatura umana”.
L’ingresso del pubblico è libero e gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili
nella foto, da sinistra, Arcangelo D’Antoni (presidente fondazione Teatro Biondo); il direttore del Biondo, Pietro Carriglio; l’assessore comunale all’Ambiente, Francesca Grisafi; l’attore Pino Caruso (voce narrante della rappresentazione); il presidente della Provincia, Giovanni Avanti; il sindaco di Monreale, Toti Gullo; il sindaco di Altofonte, Enzo Di Girolamo