S.O.S. BRANCACCIO: PROVINCIA SIGLA ACCORDO CON DEMANIO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI AFFITTO. PALAZZO COMITINI RESTAURERA’ GLI ISTITUTI “DOLCI” E “BASILE”

Palermo, 9 luglio 2007 – Siglato l’accordo con l’Agenzia del Demanio per il rinnovo del contratto di locazione dei due immobili che ospitano già l’istituto magistrale “Danilo Dolci” e il liceo scientifico “Emanuele Basile”, entrambi a Brancaccio. La convenzione prevede che la Provincia esegua nei due edifici confiscati alla mafia i lavori di adeguamento, scomputando parte dei costi dai canoni di locazione.
“Il proseguimento del contratto – sottolinea il Presidente della Provincia, Francesco Musotto – ci consente di mantenere alta la nostra attenzione su un territorio difficile come Brancaccio. Poter investire in questi edifici significa investire sulla formazione dei giovani ma anche sulle possibilità di aggregazione, grazie alla possibilità di aprire le strutture ad attività extrascolastiche. Oggi è stato fatto un nuovo passo avanti importante, in attesa di una assegnazione definitiva di questi immobili che auspichiamo avvenga al più presto. Grazie a questi gesti concreti si possono dare risposte alla comunità, ai tanti cittadini onesti che vogliono costruire un futuro sano e ai volontari che ogni giorno si battono per affermare la cultura della legalità”.
La Provincia anticiperà i fondi per l’adeguamento delle due scuole alle norme in materia di igiene e sicurezza e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. I tecnici dell’Amministrazione hanno già predisposto il progetto che ammonta a 4 milioni e seicento mila euro. Di questi la quota del sessanta per cento sarà ridotta dai canoni di locazione che ammontano a circa 500 mila ero annui.
“L’iter per questa convenzione – spiega l’assessore al Patrimonio, Marcello Caruso – è stato laborioso ma, alla fine, la questione si è risolta nell’interesse della collettività L’accordo ci permette di procedere ai lavori e questo, nell’ottica della riqualificazione del quartiere, è l’aspetto più importante. Purtroppo i tempi in questi casi sono lunghi e sarebbe necessario rivedere la normativa e velocizzare le procedure per evitare che ingenti patrimoni sottratti alla gestione della criminalità non vengano sfruttati adeguatamente”.
I lavori programmati, che una volta acquisiti i pareri di rito potranno essere appaltati, riguardano entrambi gli edifici, quello di via B.C.20 che ospita il “Dolci” e quello di via San Ciro sede del Basile, entrambi parte di un unico complesso edilizio. Al termine dei lavori, già finanziati, le due scuole potranno contare su settanta aule normali oltre aule speciali, laboratori, strutture sportive.
I due immobili non sono gli unici, nel quartiere Brancaccio, sui quali la Provincia è disposta ad intervenire. “Abbiamo già chiesto – aggiunge l’assessore Caruso – l’assegnazione di un terreno adiacente ai due istituti, sul quale potrebbero sorgere nuove strutture sportive a servizio delle scuole ma soprattutto della collettività. Il progetto per il loro recupero è già stato predisposto, i fondi stanziati. Ma senza la procedura di assegnazione non possiamo procedere. Abbiamo già auspicato la costituzione di un organismo ad hoc, coordinato dalla Prefettura e composto dai rappresentanti dell’Agenzia del Demanio e degli Enti locali, attraverso cui rendere più celeri le procedure. Sono convinto che solo grazie ad una collaborazione organizzata fra le istituzioni si possano superare le lacune dell’attuale legislazione e ottenere un utilizzo più efficiente di questi beni, nell’interesse della collettività”.
Nell’ottica della riqualificazione del quartiere è necessario ricordare anche l’acquisizione da parte della Provincia dell’ex Centro di smistamento delle Poste di via Cirrincione per il quale è stato già predisposto il progetto preliminare di adeguamento. Il complesso, cinque palazzine per un totale di 14 mila metri quadrati coperti ai quali se ne aggiungono 7.600 scoperti, sarà trasformato in campus scolastico. Il progetto, dal costo complessivo di 15 milioni di euro, prevede che la parte ad uso esclusivamente didattico sia in qualche modo separata dalle altre strutture che potranno essere utilizzate dall’intero quartiere e che saranno fruibili indipendentemente.