Palermo, 5 settembre 2008 – Appuntamento straordinario di “Provincia in Festa” con la musica sacra e i canti della tradizione siciliana del Gruppo Polifonico del Balzo il 4 settembre nell’atrio di Palazzo Comitini, a partire dalle 20:30.
In occasione di Santa Rosalia in scena il gruppo, composto da venticinque elementi (coro, percussioni e archi) guidati dal maestro Vincenzo Pillitteri, con un vasto repertorio, dai canti gregoriani a quelli popolari, molti dei quali eseguiti a cappella. Al concerto ha assistito, insieme al Presidente della Provincia Giovanni Avanti, l’arcivescovo Oscar Rizzato, elemosiniere di papa Benedetto XVI.
Overture del concerto, offerto dal Teatro Biondo, con il brano O bedda mula attè, inno fra sacro e profano, tipico del momento della “pisatina” quando i contadini pregavano affinchè il vento dividesse la paglia dal grano.
In scaletta anche brani di musica sacra come Quæ est ista di Ignazio Sgarlata e Ubi Caritas di Giuseppe Liberto e canti popolari come Simenza bedda, Vitti ‘na crozza, Suli ca passi, Varcuzza mia. E ancora l’Ave Maria di De Andrè e O Paka tu, canto in tupi (lingua tradizionale amazzonica) della brasiliana Marlui Miranda.
In occasione di Santa Rosalia in scena il gruppo, composto da venticinque elementi (coro, percussioni e archi) guidati dal maestro Vincenzo Pillitteri, con un vasto repertorio, dai canti gregoriani a quelli popolari, molti dei quali eseguiti a cappella. Al concerto ha assistito, insieme al Presidente della Provincia Giovanni Avanti, l’arcivescovo Oscar Rizzato, elemosiniere di papa Benedetto XVI.
Overture del concerto, offerto dal Teatro Biondo, con il brano O bedda mula attè, inno fra sacro e profano, tipico del momento della “pisatina” quando i contadini pregavano affinchè il vento dividesse la paglia dal grano.
In scaletta anche brani di musica sacra come Quæ est ista di Ignazio Sgarlata e Ubi Caritas di Giuseppe Liberto e canti popolari come Simenza bedda, Vitti ‘na crozza, Suli ca passi, Varcuzza mia. E ancora l’Ave Maria di De Andrè e O Paka tu, canto in tupi (lingua tradizionale amazzonica) della brasiliana Marlui Miranda.