![](https://cittametropolitana.pa.it/wp-content/uploads/sites/2/2022/05/ester.jpg)
Palermo – Due appuntamenti, con il documentario d’autore e con la musica classica, il 31 agosto, a Palermo, per il carnet di spettacoli di ”Provincia in festa”, XIV edizione. Nel settecentesco giardino di Palazzo Jung (via Lincoln 71), torna la rassegna ”L’arte di sognare”, a cura di Mario Bellone. A partire dalle 21, due le proiezioni in programma. Si parte con ”Prove per una tragedia siciliana”, regia di John Turturro e Roman Paska, con Andrea Camilleri, Mimmo Cuticchio, Emma Dante, Vincenzo Pirrotta, Donatella Finocchiaro, Gioacchino Lanza Tomasi
Il documentario e’ una dichiarazione d’amore alla Sicilia, vista attraverso lo sguardo lucido e affettuoso di un italo-americano che torna nella sua terra (i nonni materni di Turturro erano di Palermo e di Aragona) per ritrovare le proprie radici e scoprirne tradizione e modernità. La Sicilia e l’America continuano dunque a intrecciare la storia di una relazione viva e nascosta, a condividere una memoria ritrovata attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, compiuto a ritroso rispetto a quello dei tanti siciliani emigrati nel Novecento. Turturro è in Sicilia per fare i sopralluoghi per un film che ha in mente da tempo, e che alla fine si realizzera’ in quello che e’ il diario della sua ricerca. E’ la storia di un’idea che si concretizza e si arricchisce con le suggestioni nate dagli incontri, dalle parole, dai gesti, dalla musica.
Fotografia di Marco Pontecorvo, montaggio di Michael Berembaum. Il documentario è una produzione italiana del 2009, realizzata da Esperia Film srl, in collaborazione con Historias Cinematografica.
Prove per una tragedia siciliana è stato realizzato con il cofinanziamento del POR Sicilia 2000/2006 e con la collaborazione di Sicilia Film Commission Regione Siciliana.
Il documentario e’ una dichiarazione d’amore alla Sicilia, vista attraverso lo sguardo lucido e affettuoso di un italo-americano che torna nella sua terra (i nonni materni di Turturro erano di Palermo e di Aragona) per ritrovare le proprie radici e scoprirne tradizione e modernità. La Sicilia e l’America continuano dunque a intrecciare la storia di una relazione viva e nascosta, a condividere una memoria ritrovata attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, compiuto a ritroso rispetto a quello dei tanti siciliani emigrati nel Novecento. Turturro è in Sicilia per fare i sopralluoghi per un film che ha in mente da tempo, e che alla fine si realizzera’ in quello che e’ il diario della sua ricerca. E’ la storia di un’idea che si concretizza e si arricchisce con le suggestioni nate dagli incontri, dalle parole, dai gesti, dalla musica.
Fotografia di Marco Pontecorvo, montaggio di Michael Berembaum. Il documentario è una produzione italiana del 2009, realizzata da Esperia Film srl, in collaborazione con Historias Cinematografica.
Prove per una tragedia siciliana è stato realizzato con il cofinanziamento del POR Sicilia 2000/2006 e con la collaborazione di Sicilia Film Commission Regione Siciliana.
A seguire verrà proiettato ”Lisola in me In viaggio con Vincenzo Consolo”, regia di Ludovica Tortora de Falco.
Il documentario è un viaggio nella Sicilia suggestiva e dolente di Vincenzo Consolo. Un ritratto originale dellisola attraverso gli occhi dello scrittore, ma anche un ritratto delluomo e dellartista attraverso le luci e le ombre della sua terra. Questo documentario riscopre la voce preziosa di Consolo attraverso i suoi testi e le immagini della sua terra. Dalle profondità del Mito dellisola, emerge una lettura lucida della storia siciliana e italiana, dal Dopoguerra ad oggi: lemigrazione verso il Nord, la vita dei minatori delle zolfare, la fine del mondo contadino, lindustrializzazione e le devastazioni del territorio, i terremoti e le selvagge ricostruzioni, le stragi mafiose di ieri e di oggi. Una storia che lo scrittore stesso ha vissuto in prima persona, condividendola con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani, da Alberto Moravia a Primo Levi, da Pierpaolo Pasolini a Leonardo Sciascia.
Fotografia di Ferran Paredes Rubio, montaggio di Ilaria Fraioli, musica di Andrea Amendola. Prodotto nel 2008 dallitaliana Arapan Cinema Documentario.
LIsola in me è stato realizzato con il contributo del Ministero Beni Culturali Direzione Generale Cinema, dellApq Sensi Contemporanei e della Regione Siciliana Sicilia Film Commission.
Lingresso al pubblico è a inviti, che vanno ritirati allentrata di Palazzo Jung.
Il documentario è un viaggio nella Sicilia suggestiva e dolente di Vincenzo Consolo. Un ritratto originale dellisola attraverso gli occhi dello scrittore, ma anche un ritratto delluomo e dellartista attraverso le luci e le ombre della sua terra. Questo documentario riscopre la voce preziosa di Consolo attraverso i suoi testi e le immagini della sua terra. Dalle profondità del Mito dellisola, emerge una lettura lucida della storia siciliana e italiana, dal Dopoguerra ad oggi: lemigrazione verso il Nord, la vita dei minatori delle zolfare, la fine del mondo contadino, lindustrializzazione e le devastazioni del territorio, i terremoti e le selvagge ricostruzioni, le stragi mafiose di ieri e di oggi. Una storia che lo scrittore stesso ha vissuto in prima persona, condividendola con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani, da Alberto Moravia a Primo Levi, da Pierpaolo Pasolini a Leonardo Sciascia.
Fotografia di Ferran Paredes Rubio, montaggio di Ilaria Fraioli, musica di Andrea Amendola. Prodotto nel 2008 dallitaliana Arapan Cinema Documentario.
LIsola in me è stato realizzato con il contributo del Ministero Beni Culturali Direzione Generale Cinema, dellApq Sensi Contemporanei e della Regione Siciliana Sicilia Film Commission.
Lingresso al pubblico è a inviti, che vanno ritirati allentrata di Palazzo Jung.
Per gli appassionati di musica classica lappuntamento e al chiostro di SantAnna, (allinterno della Galleria dArte moderna, in via SantAnna 21), con il primo concerto della rassegna organizzata dallAccademia musicale Palermo. In scena la Mediterranea Chamber Orchestra con la ventottenne pianista tedesca Esther Birringer, al suo attivo numerosi premi vinti e partecipazioni a festival in Italia, Germania e Giappone. In programma un ampio repertorio mozartiano: i concerti Kv 175 in re maggiore, la sinfonia kv 199 in sol maggiore, il concerto Kv 238 in sib maggiore. Dirige Salvatore Percacciolo, messinese, classe 80, un prestigioso curriculum che lo ha visto impegnato con il Teatro Massimo di Palermo, la Deutsche Oper di Berlino e il Teatro Royal de La Monnaie di Bruxelles.
Ancora musica fuori citta, a partire dalle 21.30, con i Supernova Sound, che si esibiranno in piazza a Baucina, per il ciclo di appuntamenti della Carovana della legalità: lensemble diretto da Emilia Di Paola proporrà il suo repertorio trasversale – che comprende brani a cappella e brani con laccompagnamento degli strumenti in un viaggio nel tempo e nei generi musicali, da John Lennon ai Queen passando per gli Ud, dal jazz al gospel ai grandi musical, con arrangiamenti polifonici pensati per armonizzare dieci voci da solisti prestati al coro. In scena: Maurizio Piraino (piano), Franco Messina (basso), Piero Taglialavoro (chitarra), Pietro Giglio (batteria); le voci soprano: Roberta Lacca, Vittoria Pupella, Chiara Romeo, Chiara Tinnirello; i contralti: Silvia Moneti; Simona Trentacoste; i tenori: Massimiliano Castellana, Riccardo De Stefani, Gabriele Venanzio; il basso: Daniele Paternò.
Lappuntamento con le risate in piazza è a Santa Cristina Gela: alle 21.30 è di scena Ivan Fiore in Siculo, racconto sulla Sicilia e la sicilianità, mix di testi vecchi e nuovi, con un gioco che Fiore lancia al pubblico: trovare per ogni lettera che compone la parola Sicilia uno spunto, un aggettivo, una suggestione, in una sorta di acrostico delle emozioni. Ad introdurre lo spettacolo sarà il compagno di scena Stefano Piazza, che farà da apripista.
Ancora musica fuori citta, a partire dalle 21.30, con i Supernova Sound, che si esibiranno in piazza a Baucina, per il ciclo di appuntamenti della Carovana della legalità: lensemble diretto da Emilia Di Paola proporrà il suo repertorio trasversale – che comprende brani a cappella e brani con laccompagnamento degli strumenti in un viaggio nel tempo e nei generi musicali, da John Lennon ai Queen passando per gli Ud, dal jazz al gospel ai grandi musical, con arrangiamenti polifonici pensati per armonizzare dieci voci da solisti prestati al coro. In scena: Maurizio Piraino (piano), Franco Messina (basso), Piero Taglialavoro (chitarra), Pietro Giglio (batteria); le voci soprano: Roberta Lacca, Vittoria Pupella, Chiara Romeo, Chiara Tinnirello; i contralti: Silvia Moneti; Simona Trentacoste; i tenori: Massimiliano Castellana, Riccardo De Stefani, Gabriele Venanzio; il basso: Daniele Paternò.
Lappuntamento con le risate in piazza è a Santa Cristina Gela: alle 21.30 è di scena Ivan Fiore in Siculo, racconto sulla Sicilia e la sicilianità, mix di testi vecchi e nuovi, con un gioco che Fiore lancia al pubblico: trovare per ogni lettera che compone la parola Sicilia uno spunto, un aggettivo, una suggestione, in una sorta di acrostico delle emozioni. Ad introdurre lo spettacolo sarà il compagno di scena Stefano Piazza, che farà da apripista.
A PALAZZO SANTELIA Il 31 agosto, sarà aperta sempre dalle 9.30 alle 19:30 la mostra 1861 Ab origine 150 anni di Provincia attraverso gli abiti dei siciliani”, allestita nei saloni del piano nobile di Palazzo SantElia (via Maqueda 81, Palermo) e organizzata dalla fondazione Arti decorative Raffaello Piraino Onlus per il carnet di Provincia in festa.
Lesposizione raccoglie 130 pezzi tra abiti, cappelli, scarpe, borse e vari accessori depoca, sia femminili che maschili della storica collezione di Raffaello Piraino, donata alla Fondazione.
Un percorso espositivo articolato in 11 sale accompagna il visitatore, attraverso la moda, il gusto e lo stile, in un viaggio nella vita quotidiana della borghesia e dellaristocrazia siciliane, dal 1700 al 1950 dallepoca dei monumentali abiti con i panier (canestri) laterali ai raffinati Dior da sera, dalle crinoline a uovo agli smanicati tutti paillettes ispirati allo stile del Charleston – con particolare attenzione al periodo compreso fra il 1860 e la prima metà del Novecento. Fanno parte dellallestimento, curato dallo stesso Piraino, anche la sala dedicata alla biancheria intima e quella degli abiti da sposa.
Tra i pezzi esposti anche lunico abito di di cui si ha notizia indossato da Concetta Corbera, figlia del principe Fabrizio di Salina, protagonista del Gattopardo, e il solo abito di donna Franca Florio rimasto in Sicilia (tutti gli altri sono oggi di proprietà della collezione di Palazzo Pitti, a Firenze).
La mostra è un omaggio ai 150 anni della nascita della Provincia, che coincidono con i 150 anni dellUnità dItalia: sono state così allestite tre salette con i documenti provenienti dallArchivio storico provinciale, che raccontano alcune delle tappe più significative del processo che portò allunificazione dItalia; una serie di pannelli didascalici rievocano, inoltre, 150 anni di attività dellEnte, dallelezione del primo presidente alla costruzione delle prime strade, dalle prime opere in campo igienico-sanitario agli interventi a favore della fasce più disagiate della popolazione.
Lesposizione raccoglie 130 pezzi tra abiti, cappelli, scarpe, borse e vari accessori depoca, sia femminili che maschili della storica collezione di Raffaello Piraino, donata alla Fondazione.
Un percorso espositivo articolato in 11 sale accompagna il visitatore, attraverso la moda, il gusto e lo stile, in un viaggio nella vita quotidiana della borghesia e dellaristocrazia siciliane, dal 1700 al 1950 dallepoca dei monumentali abiti con i panier (canestri) laterali ai raffinati Dior da sera, dalle crinoline a uovo agli smanicati tutti paillettes ispirati allo stile del Charleston – con particolare attenzione al periodo compreso fra il 1860 e la prima metà del Novecento. Fanno parte dellallestimento, curato dallo stesso Piraino, anche la sala dedicata alla biancheria intima e quella degli abiti da sposa.
Tra i pezzi esposti anche lunico abito di di cui si ha notizia indossato da Concetta Corbera, figlia del principe Fabrizio di Salina, protagonista del Gattopardo, e il solo abito di donna Franca Florio rimasto in Sicilia (tutti gli altri sono oggi di proprietà della collezione di Palazzo Pitti, a Firenze).
La mostra è un omaggio ai 150 anni della nascita della Provincia, che coincidono con i 150 anni dellUnità dItalia: sono state così allestite tre salette con i documenti provenienti dallArchivio storico provinciale, che raccontano alcune delle tappe più significative del processo che portò allunificazione dItalia; una serie di pannelli didascalici rievocano, inoltre, 150 anni di attività dellEnte, dallelezione del primo presidente alla costruzione delle prime strade, dalle prime opere in campo igienico-sanitario agli interventi a favore della fasce più disagiate della popolazione.
La mostra resterà aperta fino al 23 ottobre; visite al pubblico gratuite il martedì, mercoledì, giovedì, domenica, dalle 9.30 alle 19.30; il venerdì e sabato, dalle 10 alle 22; chiusura il lunedì. Per informazioni; 091-6628289; www.provincia.palermo.it; www.provinciainfesta.it
nella foto: la pianista Esther Birringer, in concerto al chiostro di Sant’Anna
Tutti gli appuntamenti di Provincia in festa sono ad ingresso gratuito. Per informazioni: www.provincia.palermo.it; www.provinciainfesta.it