C’è stato un tempo in cui dare fuoco alla terra poteva ritenersi un vanto. E gli antichi abitanti di Prizzi ne sono la testimonianza storica. L’origine del nome affonda, infatti, le sue radici nella lingua greca antica. La denominazione era Pyrizein il cui significato era “accendere fuochi”. Ciò verosimilmente indicava l’abitudine a utilizzare i segnali di fuoco e di fumo quali strumenti di comunicazione a distanza, sfruttando l’altitudine del paese, il cui ruolo di vedetta appare inoppugnabile. Un luogo ideale per vivere, sia per l’innegabile patrimonio ambientale che per gli aspetti di sicurezza, allora per nulla secondari.
Per la sua collocazione geografica, Prizzi anche attualmente è uno dei Comuni più alti dell’intera Sicilia. E già nell’antichità questa sua caratteristica era proprio sinonimo di sicurezza. Basti pensare che la popolazione stanziale della città sicana Hippana, nella metà del secondo secolo avanti Cristo, vi edifico la sua fortificazione: un castello denominato Prixis, dove si rifugiò dopo essere stata messa in fuga dai Romani.