Ci sono luoghi per cui l’origine della denominazione non ammette dubbi o sfumature. Prendiamo Roccapalumba, non c’è discussione sulla sintesi perfetta tra le parole rocca e palumba, la prima facilmente decifrabile, mentre per la seconda è necessaria una minima conoscenza del siciliano.
Palumba è il termine dialettale con cui si identificano volatili che vanno dal colombo al piccione selvatico. E la rocca alta quasi 600 metri pare fosse già agli albori dell’anno 1000 particolarmente frequentata – specialmente le sue profonde insenature- da questi volatili.
Tracce della dizione di Roccapalumba si trovano già nel 1182, che il feudo fosse denominato Palumba è confermato da documenti del 1400, mentre nel 1630 arrivò il sigillo del re Filippo IV che concesse a Margherita Orioles Ansalone il titolo di Principessa di Roccapalumba.