Le borgate e i paesi che insistono sulle coste palermitane (e siciliane) spesso traggono il loro nome originario dalla cultura delle marinerie. Nessuno, quindi, si meraviglierebbe a sentire parlare di un luogo di nome Sicceria, palese richiamo al nome in dialetto delle seppie.
Sicceria, proprio come uno specchio d’acqua dove è facile rinvenire le seppie: così si sarebbe chiamata l’odierna Balestrate se non fosse intervenuta la fantasia di chi era chiamato, nel passato, a redigere gli atti ufficiali che regolavano le cessioni dei territori.
La storia racconta che buona parte di un latifondo venne annessa alla vicina Partinico, praticamente tutto tranne una piccola porzione che stava, appunto, a un tiro di balestra. E così addio Sicceria, denominazione peraltro comune a molte borgate della costa e benvenuta Balestrate. Per la cronaca: le seppie si pescano ancora, ma Balestrate negli anni si è trasformata da borgata marinara in centro turistico e balneare tra i più attivi della provincia.