Anche Lercara Friddi deve il suo nome ad un atto d’amore. Dimentichiamo per un attimo l’eventuale e non certa discendenza araba (Al Kara significa quartiere) e concentriamoci su ciò che avvenne il 22 settembre del 1595. Nell’ambito di un vasto piano di ripopolazione di feudi abbandonati, il re spagnolo Filippo concesse le famose licentiae populandi.
Una di queste andò a Baldassare Gomez de Amezcua che aveva ricevuto da un imprenditore di origine genovese i feudi di Friddi, Friddigrandi e Faverchi quale dote per lo sposalizio. Si trattava della dote di Francesca Lercaro, figlia di Leonello i cui terreni erano particolarmente adatti alla produzione di olio e frumento. In omaggio alla moglie, don Baldassare volle quindi dedicare alla sua famiglia di provenienza il feudo Friddi.