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Lascari val bene una Messa: il vescovo e il barone che “battezzarono” il paese

Una decisione del Vescovo di Cefalù, alla fine del 1600, assecondata da don Gaetano Ventimiglia, barone di Gratteri, determinò la nascita di Lascari e anche la sua denominazione. La storia racconta che gruppi di contadini della vicina Gratteri cominciarono a spostarsi verso contrada Li Grutti, coincidente con l’attuale territorio di Lascari. Il vescovo e il nobile, per favorirne la partecipazione ai riti della Chiesa decisero di assegnare alla comunità un cappellano e una rendita. La chiesa di Santa Eufemia divenne così una parrocchia, mentre pian piano un consistente abitato si sviluppò attorno alla cosiddetta Torre Carbone. E il barone Ventimiglia impose il nome di Lascaris, in onore alla dinastia degli imperatori di Costantinopoli da cui discendeva il suo casato.