C’è chi ancora oggi utilizza la denominazione della vecchia contea per identificare Castelbuono, un dei centri di maggiore fascino della provincia di Palermo. Ricco di storia, con una pianta urbanistica che rimanda all’inizio del 1300, sede di un castello che calamita le attività culturali del comprensorio, Castelbuono per molti è ancora Ypsigro. Quale il rapporto tra le due denominazioni? Potremmo definirlo burocratico, nel senso che la correlazione ha inizio in un documento ufficiale, un atto notarile nel quale il conte Francesco Ventimiglia, un casato a cui è legata una consistente parte di storia del paese, comunicava al vescovo di Cefalù di essere in possesso di un bosco e delle terre di S.Maria di Bisanzio collocate nel perimetro di Castri Boni.
Era il 1329 e appena 12 anni prima lo stesso Ventimiglia lasciava, attraverso una iscrizione muraria, una indelebile traccia storica relativa alla costruzione nella rocca di un castello, denominato Ypsigro, attorno a cui di fatto si sarebbe sviluppato il centro abitato. Quel centro abitato che di fatto divenne il fulcro del paese. Riuniamo i tasselli: Ypsigro (termine bizantino che indica un luogo fresco), il castello, Castri Boni, una bella mescolata ed ecco servito Castelbuono.