La denominazione di Ciminna ci conduce al principio della fertilità propria di questo territorio. Secondo Vito Graziano, studioso natio del luogo, la derivazione araba sarebbe quasi certa per via dell’aggettivo soemìn (trad. grasso, riferito al terreno) e sceminat la cui pronuncia popolare ci farebbe arrivare al termine soemìna. Di fatto entrambi i termini richiamano la fertilità del suolo dimostrata, del resto, dallo sviluppo dell’attività agricola.

Ma riferendoci alla cultura popolare, c’è un altro particolare linguistico di derivazione dialettale che accredita la versione di Ciminna e della fertilità e che ne avrebbe determinazione la denominazione. Nello stemma civico, risalente alla prima metà del 600’, compare una mammella, evidente richiamo alla fertilità femminile. In siciliano è minna la parola che identifica la mammella. Una versione che di fatto rafforzerebbe la tesi della fertilità e dell’abbondanza integrandola con gli aspetti legati alla tradizione linguistica siciliana.