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Benvenuti a Sendahstine, il paese creato grazie ad agricoltori pendolari

La storia talvolta presenta pagine che è poco definire curiose. Immaginiamo un gruppo di pendolari che stanchi di fare avanti e indietro tra la loro residenza e il luogo di lavoro, chiedono il permesso di stabilirsi proprio nel territorio che ospita i campi da loro coltivati. Uniche condizioni: pagare un dazio al proprietario e impegnarsi a migliorare il feudo in questione.

Questa storia, reale e meno rara di quanto si possa pensare, segna la nascita di Santa Cristina. Protagonisti 82 agricoltori arbereshe provenienti dalla vicina Piana degli Albanesi.  L’appellativo Gela venne aggiunto nel 1818, per evitare omonimie e fa riferimento al titolo nobiliare della famiglia dei duchi Naselli che nel 1747 ottenne la licenza di popolare il feudo. Ma la tradizione culturale e linguistica, gli usi e i costumi e i riti religiosi continuano ancora oggi a essere fedeli alla matrice albanese.

Nel 1990 il Consiglio Comunale deliberò addirittura di cambiare la denominazione del paese in Santa Cristina Albanese, mentre la popolazione residente, di sovente, utilizza la derivazione arbereshe di Sendahstine.