PRIMAVERA D’ARTE, UN MESE E MEZZO DI APPUNTAMENTI. E DAL 19 APRILE SANT’ELIA APRE ALLE “NOTTI BIANCHE”

Palermo, 30 marzo 2007 – Palermo accoglie i capolavori del Museo Hermitage di San Pietroburgo e le opere dei più grandi maestri dell’arte contemporanea per celebrare la prima edizione delle “Notti Bianche dell’Arte”, organizzate dalla Provincia di Palermo in collaborazione con Il Cigno GG Edizioni. Dal 13 aprile al 27 maggio, tre grandi eventi, a Palazzo Sant’Elia e al Loggiato San Bartolomeo, affermano il ruolo di Palermo, capitale dell’arte nel Mediterraneo. Tre gli appuntamenti in programma, la mostra di Igot Mitoraj al loggiato San Bartolomeo (dal 13 aprile al 27 maggio), le due mostre allestite a palazzo Sant’Elia dal 20 aprile al 4 maggio, ovvero la suggestiva esposizione che raccoglie i capolavori dell’arte italiana commissionati o comprati dallo zar Nicola I durante il suo viaggio lungo la penisola e conservati al museo Hermitage e la collettiva curata dallo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun e dedicata al mare, in tutte le sue metamorfosi e suggestioni. 

La mostra “L’Hermitage dello zar Nicola I. Capolavori acquisiti in Italia” presenta dal 20 aprile al 4 maggio 2007, a Palazzo Sant’Elia a Palermo, il nucleo centrale della collezione di statue e dipinti acquisiti o commissionati dallo zar Nicola I (1796 – 1855) nel corso del suo viaggio in Italia del 1845, iniziato con un lungo soggiorno in Sicilia, e durante la sua instancabile attività di collezionista. E’ questo l’evento principale delle “Notti Bianche dell’Arte a Palazzo Sant’Elia”, organizzate dalla Provincia di Palermo in collaborazione con il Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo e Il Cigno GG Edizioni, per aprire al pubblico il palazzo settecentesco appena restaurato. L’inaugurazione si terrà la sera del 19 aprile con un vernissage d’eccezione.

“L’evento ospitato a Palazzo S. Elia – ha detto il presidente della Provincia, Francesco Musotto – contiene in sé diversi elementi di orgoglio per l’Amministrazione Provinciale. Il primo è costituito proprio dall’apertura e dalla destinazione museale di un bene culturale al centro di un’opera di restauro particolarmente laboriosa che ha impegnato straordinarie professionalità della Provincia. Un restauro che si è sviluppato su due direzioni: da un lato la doverosa conservazione architettonica del Palazzo, dall’altro l’adattamento a sede museale.
A nobilitare l’apertura di Palazzo S. Elia arriva la più prestigiosa partnership possibile, una sinergia operativa con l’Hermitage di San Pietroburgo che sancisce la valenza di un progetto finalizzato ad inserire Palermo e la sua nuova struttura in un circuito internazionale. In tale contesto oggi è difficile scindere il valore del contenitore da quello del contenuto. Da mesi, infatti,  siamo al lavoro per definire i dettagli di un’iniziativa che parla al presente per ciò che riguarda l’evento culturale e guarda al futuro per ciò che invece attiene alle grandi potenzialità che l’accordo con l’Hermitage può garantire a Palazzo S.Elia. Si tratta di un passaggio fondamentale nella politica culturale della Provincia, in linea con quanto già fatto negli anni precedenti, soprattutto nel campo dei siti e degli eventi da essi ospitati”.
Il 23 ottobre 1845, Nicola I sbarca a Palermo in compagnia della consorte Alessandra, ex principessa di Prussia, che deve sottoporsi a delle cure. Il viaggio di Nicola I ha un carattere eccezionale: mai prima un regnante russo era venuto in Italia al di fuori di una specifica missione diplomatica, per dedicarsi solo alla visita di chiese, monumenti e ateliers di scultura. Lo zar ha il gusto del collezionismo e può disporre di risorse pressoché illimitate per commissionare e acquisire opere d’arte da lui destinate ad allestire le sale del Nuovo Hermitage di San Pietroburgo, primo museo della famiglia imperiale aperto al pubblico, iniziato a costruire per suo volere nel 1842 e inaugurato alla sua presenza nel febbraio del 1852. Dopo aver trascorso oltre un mese tra la Sicilia e Napoli, Nicola I riprende la via del ritorno sostando a Roma, Firenze, Bologna e Venezia., in un pellegrinaggio ideale dal Rinascimento al Neoclassico. 

Le opere in mostra a palazzo Sant’Elia sono trentacinque, fra sculture, dipinti e acquerelli. Sono esposte le statue dei più grandi maestri neoclassici, fra cui la Testa del genio della morte e i busti di Elena e Paride di Antonio Canova, Flora di Pietro Tenerani, Diana di Emil Wolff, il Ritratto di Alessandra Fedorovna di Karl Wichmann, Amore con colombe e il Ritratto di Nicola I  di Luigi Bienaimé. Inoltre, sono esibiti celebri dipinti appartenuti alla collezione di Nicola I, come il Ritratto di vecchio di Ridolfo Ghirlandaio, il Ritratto di Papa Paolo III di Tiziano, il San Francesco di Luca Giordano, Il Miracolo dei pani e dei Pesci di Francesco Bassano e Il sacrificio di Polissena di Giovanni Battista Pittoni. Alcune opere, come L’Immacolata Concezione di Bartolomé Esteban Murillo e Maria Maddalena Penitente di Andrea Vaccaio, tornano per la prima volta in Italia dal momento del loro acquisto da parte dello zar. Una rara serie d’acquarelli di Luigi Premazzi e Edward Hau offre, infine, una visione del Nuovo Hermitage, prima della riorganizzazione delle sale nel 1861, ed un percorso sull’evoluzione dell’idea di museo come istituzione pubblica.
La cura della mostra è di Sergej Androsov e Lorenzo Zichichi.
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 24. L’ingresso è gratuito.
Tahar Ben Jelloun è il curatore d’eccezione della mostra “Un mare di arte. Mediterraneo specchio del cielo”, che sarà presentata in anteprima a Palermo. Le opere ispirate al mare sono firmate da sessanta artisti contemporanei, fra cui Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Piero Guccione, Emilio Greco, Mimmo Paladino, Igor Mitoraj,  ma anche dai più vitali e giovani interpreti della scena artistica attuale, come Gregorio Botta e Alessandra Giovannoni. Per la prima volta viene esposta un’opera in tecnica mista dello stesso Tahar Ben Jelloun.
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 24.00.  L’ingresso è gratuito. Catologo Il Cigno GG Edizioni.
Infine, gli eventi dedicati allo scultore polacco Igor Mitoraj: il 13 aprile, alle 19.30, nel giardino antistante il loggiato San Bartolomeo, a un passo da Porta Felice, avrà luogo la collocazione della scultura realizzata dall’artista per Palermo (Mitoraj sarà presente all’evento). E, contemporaneamente, verrà inaugurata la mostra “Angeli, Miti ed Eroi”, con i bozzetti e gli studi preparatori delle monumentali Porte degli Angeli, eseguite nel 2006 da Mitoraj per la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma (le Terme di Diocleziano trasformate in basilica da Michelangelo) e con le scenografie create dall’artista per le opere Manon Lescaut e Tosca di Puccini, insieme ai bozzetti delle scene e dei costumi. In particolare ci saranno 3 grandi sculture realizzate per le due opere liriche, alte circa quattro metri, e quattro grandi tele di Manon Lescaut. L’esposizione potrà essere visitata fino al 27 maggio.