Palermo Energia. La Provincia chiede la deroga all’Antitrust

 
 
La Provincia ha inviato  all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, l’Antitrust, il dossier per ottenere la deroga rispetto all’obbligo di vendita o di messa in liquidazione della società partecipata Palermo Energia, per la quale la Provincia detiene l’intero pacchetto del capitale sociale.
Il Presidente Giovanni Avanti ha firmato la lettera di richiesta accompagnata dal previsto formulario, lo Statuto della società, relazioni tecniche e l’analisi comparativa sui costi dei servizi forniti. La richiesta di deroga è motivata dalle “peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento”, ma anche dalla legge regionale dello scorso 27 marzo che prevede l’abolizione delle Province e la loro sostituzione con i liberi consorzi dei comuni.  Sulla richiesta della Provincia l’Antitrust dovrà rendere parere vincolante entro 60 giorni dalla ricezione. “La situazione che è maturata – afferma il Presidente Avanti – impedisce all’ente di poter procedere a vendere la società con procedure di evidenza pubblica e ad assegnare il servizio per cinque anni, non potendo assumere obbligazioni quinquennali in seguito alla prossima riforma dell’ente. In ogni caso stiamo documentando all’Antitrust come i servizi resi dalla società presentano reali economie di scala che rendono la sua attività assolutamente competitiva nel territorio e vantaggiosa rispetto all’ingresso nel mercato.   Palermo Energia – aggiunge Avanti –  è un fiore all’occhiello per la Provincia e va salvaguardata, così come vanno salvaguardati tutti i posti di lavoro dei 158 dipendenti. Mi auguro che la gestione commissariale possa seguire attentamente questo percorso e che l’Antitrust valuti positivamente le particolari motivazioni e la documentazione che abbiamo predisposto. Come Presidente dell’Unione regionale delle Province siciliane porterò comunque la problematica all’attenzione del Governo regionale nell’ambito del tavolo di confronto sul progetto di riforma delle Province”. 
In base alle norme sulla spending review del governo Monti dello scorso agosto, le società interamente partecipate dagli enti locali dovrebbero entro il prossimo 30 giugno essere messe sul mercato con procedure ad evidenza pubblica oppure liquidate entro il 31 dicembre.  Vi è appunto una possibilità di deroga qualora l’ente locale dimostri che i servizi resi dalla società partecipata siano economicamente più vantaggiosi rispetto all’ingresso nel mercato.