Pizzo Chiarastella – Bagni di Cefalà Diana

La Riserva è facilmente raggiungibile, sita nel territorio dei Comuni di Cefalà Diana e Villafrati, dista circa 35 km da Palermo e si raggiunge, dopo l’uscita di Bolognetta, percorrendo la Sp 77 fino alle Terme Arabe.

La Riserva Naturale è suddivisa in due zone: A e B, ed è stata istituita per tutelare la serie di sorgenti fredde che sgorgano nelle immediate vicinanze della sorgente calda, alle falde di Pizzo Chiarastella; l’interesse botanico è dato dalla componente algale termofila dei condotti e dei serbatoi delle acque termali.
Questa riserva si caratterizza, infatti, per il circuito idrogeologico termale legato alla sorgente dei Bagni di Cefalà Diana.

Il pezzo forte e di notevole interesse storico – culturale di questa riserva è la presenza in zona B di un edificio molto suggestivo, esempio unico ed integro di architettura termale araba, ma più sicuramente costruito da architetti musulmani durante la successiva età normanna, così come testimoniano i resti della fascia decorativa, a caratteri cufici, tipici della decorazione fatimida, di forme grafiche e floreali che ornano la parete esterna dei Bagni.

L’edificio termale, di forma rettangolare, comprendente una serie di vasche inclusa la sorgente, è sormontato da una volta ogivale provvista di fori di areazione in terracotta e da un setto murario a tre archi poggiati su delle esili colonnine di marmo con eleganti capitelli in terracotta. Le spesse e grosse mura perimetrali interne, accolgono delle nicchie che probabilmente, secondo il costume degli arabi, servivano a custodire il vestiario dei bagnanti o da stufa per la sudorazione.

La Riserva Naturale Orientata, con il suo rilievo denominato Pizzo Chiarastella di un’altitudine di circa 700 s.l.m., che ricade nella zona A della riserva, area a maggior regime di tutela,  rompe l’apparente monotonia del paesaggio, offrendo ai visitatori aspetti di biodiversità inaspettati. La vegetazione è caratterizzata dalla macchia mediterranea, da specie rupicole e semi rupicole. Al suo interno sono presenti vari nuclei di rinaturalizzazione spontanea della vegetazione originaria, tra gli endemismi presenti anche alcune orchidee. Il rilievo presenta aspetti botanici e faunistici inusuali per queste zone, favoriti dagli anfratti e dalle sporgenze, a questo proposito è da segnalare la presenza di alcune grotte dove sono state ritrovate sepolture con resti umani di età eneolitica (3500 – 2000 ac). Nel versante sud-ovest sono visibili resti di costruzioni in pietrame, frammenti di tegolame e di ceramica che fanno presumere l’esistenza di un antico villaggio di capanne con selci. La fauna di quest’area protetta è abbondante ed è caratterizzata prevalentemente dalla presenza di molti volatili tra cui il gruccione, il passero solitario, rapaci diurni e notturni, tra cui il gheppio, la poiana, il barbagianni e tra i mammiferi la volpe, il moscardino, l’istrice, il riccio, il coniglio.

Chi volesse recarsi in questa riserva, a pochi chilometri, può visitare anche il castello di Cefalà Diana edificato durante la dominazione musulmana, le Serre di Ciminna importante per il loro aspetto geomorfologico con innumerevoli presenze di fenomeni carsici (doline, inghiottitoi e caverne).

Ufficio Info Point distaccamento R.N.O. Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella
c/o Terme Arabe Bagni di Cefalà Diana C/da Bagni Sp77 km 15.
Tel. 091 8291551