MUSOTTO SI DIMETTE DA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: IL COMMIATO IN CONSIGLIO. “LASCIO UN ENTE SANO CHE HO GOVERNATO NEL SEGNO DELLA CONCRETEZZA”

Palermo 13 febbraio 2008  – Tutti in piedi, consiglieri di maggioranza e opposizione,  uniti in un lungo e fragoroso applauso, per salutare Francesco Musotto che dopo oltre 11 anni lascia la Presidenza della Provincia di Palermo. Così il Consiglio provinciale ha voluto rendere omaggio al Presidente che ha governato per più tempo a palazzo Comitini e che ha deciso di dimettersi pochi mesi prima della scadenza naturale del suo mandato per candidarsi alle prossime elezioni. “Questo non è sicuramente uno dei giorni più belli della mia vita – ha sottolineato con emozione  Musotto – ma lascio un Ente sano, esempio di concretezza e buona amministrazione, dopo un’esperienza che mi ha formato umanamente e politicamente. Insieme siamo cresciuti e abbiamo creato una classe dirigente che va avanti con le dovute ambizioni. Ho un rammarico: di non avere qui accanto le mie due figlie che studiano fuori e che hanno condiviso con me i momenti più felici ma anche i più tristi di questo percorso politico con l’impegno prioritario di creare condizioni di sviluppo e occupazione nel territorio”. Poi il Presidente dimissionario ha elencato quanto fatto in tutti questi anni con le realizzazioni di scuole, strade, impianti sportivi sul territorio e con un  patrimonio immobiliare della Provincia che si è arricchito con gli acquisti dei Palazzi S.Elia, Jung, il Centro Direzionale di S. Lorenzo e il Palazzo delle Ferrovie, senza contare il rilancio della sede di rappresentanza a  Palazzo Comitini e “l’invenzione” di Tommaso Romano per la “Festa della  Provincia”. Musotto, che era accompagnato da assessori vecchi e nuovi delle sue giunte, ha voluto ricordare l’ultimo atto del suo esecutivo, la proposta di  bilancio per il 2008. “ Forse siamo l’unico Ente in Sicilia – ha detto – che può programmare con ampio anticipo la sua attività”.
Di “momento storico” ha parlato il Presidente del Consiglio Maurizio Gambino. “Tutti noi consiglieri – ha detto – siamo cresciuti avendo come preciso punto di riferimento il Presidente Musotto che adesso ci mancherà”. Poi la promessa di esitare il bilancio dell’Ente prima della fine della consiliatura.
Il Vice Presidente Giuseppe Badalì (Pd) ha riconosciuto il merito di Musotto di avere contribuito al rilancio della Provincia, ma ha anche aggiunto che si poteva fare ancora di più. “L’opposizione in Consiglio – ha aggiunto – si è comunque fatta valere portando avanti tante battaglie”. Badalì ha quindi stigmatizzato la scarsa presenza in aula del Presidente che, a suo dire, ha contribuito allo scollamento tra l’assemblea e l’esecutivo.
La politica portata avanti negli anni da Musotto “che ha saputo conciliare le aspettative dei cittadini e del territorio  attraverso un rapporto continuo e leale con sindaci e amministratori”, è stata rilevata dal capogruppo di Forza Italia Pietro Alongi, così come ha fatto l’altro Vice Presidente Mimmo Porretta dell’Udc. Che però ha aggiunto : “Siamo stati alleati leali per tanti anni,  ma lo stesso non possiamo dire di qualche politico di Forza Italia nei confronti di un nostro esponente”.  
Il Consiglio ha quindi espresso solidarietà ai consiglieri Provenzano(Pd) e Coppolino (An) fatti oggetto di gravi atti intimidatori, con gli interventi del Presidente Gambino e dei consiglieri Muscarella (Mpa), D’Amico (Udc),  Moncada (Pd) e Marotta (Rifondazione comunista.
Il Presidente Maurizio Gambino ha riconvocato l’aula per lunedi prossimo alle ore 20.