MAFIA, PIZZO, USURA, SICUREZZA STRADALE: LA LEGALITA’ SPIEGATA AI GIOVANI AL CAMPUS DI TORRE NORMANNA

Palermo, 30 maggio 2007 – Cosè il pizzo, cosa può fare un commerciante per sottrarsi al ricatto dell’estortore, che rapporto c’è fra mafia e politica. Una sfilza di domande, venate di malizia o dichiaratamente ‘arrabbiate’, sul fenomeno del pizzo e sulla sua dimensione sociale ed economica. Si è aperta così la prima giornata del campus della legalità “Giovani in cammino”, l’iniziativa promossa e organizzata dalla Provincia regionale di Palermo all’hotel Torre Normanna di Altavilla Milicia e rivolta a 160 studenti di 6 istituti superiori del capoluogo e del territorio, ospiti per una due-giorni di incontri, seminari, dibattiti. Il primo con Vittorio Greco e Eduardo Zaffuto, fondatori dell’associazione “Addio Pizzo”. 
“Ci dedichiamo – ha dichiarato il presidente della Provincia, Francesco Musotto – ad una riflessione comune e ad un confronto sui temi della legalità e del rispetto delle regole. Parliamo ai giovani per arrivare alle famiglie, cercando di far capire cosa significa economia responsabile. E’ importante, per le istituzioni in particolare, affrontare il dramma sociale che spesso sta dietro ad ogni violazione del diritto, dalla pratica dell’usura al bullismo nelle scuole”.
Questo progetto – ha sottolineato l’assessore provinciale Giuseppe Colca, titolare delle deleghe per l’antiusura e l’antiracket e promotore di tutta l’iniziativa – si articola in varie tappe: gli incontri di Torre Normanna rientrano nello stage di 12 ore per ciascuna scuola. Alla ripresa delle lezioni ci sarà un ulteriore stage a Roma e a fine anno una manifestazione di piazza aperta al pubblico, con gli studenti nei panni di testimonial della legalità. Ovvero la consacrazione del ruolo che vogliamo attribuire ai giovani con questa iniziativa: quello di catalizzatori sociali, di “portatori sani” dell’importanza delle regole nel vivere civile”.  
L’assessore Giuseppe Colca ha poi consegnato delle targhe di encomio per l’attività svolta e la collaborazione all’iniziativa a Giovanni Messina, comandante provinciale della sezione Polizia Stradale di Palermo, a Stefano Salvato, presidente dell’Unità mobile della Protezione civile della Sicilia occidentale, accompagnato dalla collega Melita Ricciardi, al tenente colonnello Jacopo Manucci Benincasa, in rappresentanza di tuta l’Arma, a Giovanni Salerno, comandante Gruppo per la Tutela del mercato della Guardia di Finanza, e a Paola Di Simone, direttore tecnico provinciale biologo della Polizia. Un’altra targa è stata consegnata dal vicepresidente della Provincia e assessore alle Attività produttive, Salvatore Ciancialo al Gip del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto, che ha parlato delle misure di prevenzione anti-mafia, strappando ai ragazzi un applauso entusiasta.
“Ai più giovani dobbiamo spiegare due cose fondamentali – ha commentato il magistrato – ovvero l’importanza della consapevolezza del fenomeno mafioso, in quanto manifestazione umana che può essere combattuta, ridimensionata, osteggiata, punita. E la realtà della non-convenienza dell’affiliazione mafiosa. Oggi gli uomini di Cosa nostra fanno spesso una vita d’inferno, sono costretti alla latitanza, non possono neanche godere dei patrimoni immensi accumulati”.  “E’ questa la chiave per capire cosa e come comunicare ai ragazzi – ha detto il vicepresidente Cianciolo: ognuno di loro, ognuno, di noi, in questa terra, dove il confine fra legale e illegale è labile, può venire a contatto con la criminalità organizzata. Sensibilizzare il mondo della scuola su questo tema è un obiettivo a medio ma anche a lungo termine, che la Provincia intende perseguire con altri progetti”.  
Durante la mattinata i ragazzi hanno visitato gli stand allestiti da Carabinieri e Polizi di stato, dimostrando particolare interesse per la dimostrazione dell’etilometro, lo strumento che misura il tasso di alcol nel sangue, e per l’appello lanciato dal comandante Giovanni Messina: “Bastano due bicchieri di birra o di vino per risultare inadatti alla guida. Quindi il venerdì o il sabato sera uscite pure e divertitevi, ma assicuratevi sempre che uno del gruppo beva poco, affinché possa accompagnarvi a casa in tutta sicurezza”.
Presente alla sessione di lavori pomeridiana anche Fabio Picciolini, segretario nazionale di Adiconsum, 1000 iscritti sostenuti in Italia, di cui 150 circa in Sicilia, che ha ribadito “la necessità di accedere a qualsiasi tipo di credito con la consapevolezza che niente è gratis, e che basta poco per cadere nell’usura. Non credete alle favole – ha aggiunto – non esistono benefattori”. 
Il 31, dalle 9 alle 17 circa, la seconda e ultima gornata: interverranno tra gli altri, gli assessori della Provincia, Filippo Cangemi e Nicola Vernuccio; il presidente di Confcommercio, Roberto Helg; sociologi, psicoterapeuti ed esponenti del mondo bancario. Si parlerà di sicurezza stradale, dipendenza e indebitamento.