Lettera E, F, G, I e J

 
Economia Sociale (Programmazione 2014-2020)
L’economia sociale è l’insieme di organizzazioni non appartenenti al settore pubblico il cui funzionamento si basa su principi democratici e la parità di diritti e doveri dei propri aderenti, dotate di uno specifico regime di proprietà e di distribuzione degli utili, e che impiegano l’avanzo di gestione per espandere la propria attività e migliorare l’offerta di servizi ai propri membri e alla società.
Fonte: http://www.eesc.europa.eu/resources/docs/executive-summary-of-study-of-the-social-economy-in-the-european-union-it.pdf
Erasmus + (Programmazione 2014-2020)
E’ il nuovo Programma dell’Unione Europea a favore dell’istruzione, della formazione, dei giovani e dello sport. Per il periodo 2014-2020 Erasmus+ disporrà complessivamente di 1 miliardo e 800 milioni di euro per finanziamenti volti a promuovere opportunità di mobilità per: studenti, tirocinanti, insegnanti e altro personale docente, giovani; creare o migliorare partenariati tra istituzioni e organizzazioni nei settori dell’istruzione, della formazione e del mondo del lavoro; sostenere il dialogo e reperire una serie di informazioni concrete, necessarie per realizzare la riforma dei sistemi di istruzione, formazione e fornire assistenza ai giovani.
Fonte: Regolamento (UE) 1288/2013 che istituisce Erasmus +; http://www.erasmusplus.it/
Esercizio finanziario e periodo contabile (Programmazione 2014-2020)
L’esercizio finanziario è l’arco temporale compreso tra il 1 ° gennaio e il 31 dicembre, utilizzato nell’ambito della gestione finanziaria, in particolare per gli impegni di bilancio dell’UE e ai fini del disimpegno.
Il periodo contabile invece è l’arco temporale compreso tra il 1° luglio e il 30 giugno; tranne per il primo anno del periodo di programmazione, “relativamente al quale si intende il periodo che va dalla data di inizio dell’ammissibilità della spesa al 30 giugno 2015. Il periodo contabile finale andrà dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024”. Il periodo contabile è il riferimento temporale utilizzato nell’ambito della procedura annuale dei conti.
Fonte: art. 2 punti 11 e 29, artt. 76, 86 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE
 
FESR
Acronimo di Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. È il principale strumento di attuazione della politica di coesione economica e sociale comunitaria. Istituito nel 1975, il FESR ha lo scopo di promuovere lo sviluppo armonioso e la coesione economica e sociale delle diverse Regioni comunitarie, attraverso la correzione dei principali squilibri e l’adeguamento strutturale delle Regioni in ritardo. Gli interventi del Fondo, che si attuano mediante sovvenzioni, sono rivolti principalmente al finanziamento di: – investimenti produttivi che permettono di creare o di mantenere posti di lavoro durevoli; – investimenti produttivi, creazione o ammodernamento di infrastrutture; – sviluppo del potenziale delle regioni attraverso misure di sostegno delle iniziative locali e, in particolar modo, delle attività delle piccole e medie imprese. Per queste ultime il Fondo stanzia finanziamenti soprattutto nei settori della gestione, degli studi, delle ricerche di mercato, del trasferimento di tecnologie, della realizzazione di infrastrutture di ridotte dimensioni etc.; – investimenti nel campo della ricerca e dello sviluppo tecnologico.
Fondi strutturali
I Fondi comunitari gestiti dalla Commissione Europea e destinati a finanziare misure strutturali di sostegno. Questi Fondi contribuiscono a raggiungere l’obiettivo della coesione economica e sociale dell’Unione Europea, riducendo il divario di sviluppo tra le regioni. Il FESR finanzia la realizzazione di infrastrutture nonché quegli investimenti produttivi capaci di creare nuova occupazione a favore in particolare delle imprese. Il FSE è volto a favorire l’inserimento lavorativo di persone disoccupate o appartenenti a categorie sociali svantaggiate, in particolare attraverso il finanziamento di azioni di formazione.
Fonti strutturali e di Investimento Europei – Fondi SIE (Programmazione 2014-2020)
Per fondi SIE s’intendono sia i fondi che forniscono sostegno nell’ambito della politica di coesione, cioè il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), e il Fondo di coesione (FC), sia i Fondi per lo sviluppo rurale e per il settore marittimo e della pesca, rispettivamente il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Il FESR e il FSE insieme costruiscono i “fondi strutturali”.
Fonte: considerando 2 e art. 1 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE
 
Grandi progetti
Nell’ambito di un programma operativo, il FESR e il Fondo di coesione possono finanziare spese connesse a “grandi progetti” (come definiti ai sensi dell’art. 39 del Reg. 1083/06), vale a dire una serie di lavori, attività o servizi in sé intesa a realizzare un’azione indivisibile di precisa natura tecnica o economica, che ha finalità chiaramente identificate e il cui costo complessivo supera i 25 milioni di euro nel caso dell’ambiente e i 50 milioni di euro negli altri settori.
Garanzia Giovani (Programmazione 2014-2020)
Istituita nell’ambito delle politiche europee volte a favorire l’occupazione dei giovani, è la traduzione operativa di un principio di intervento in base al quale “tutti i giovani di età inferiore a 25 anni debbono ricevere un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale”. Tale principio è stato codificato in una Raccomandazione del Consiglio, cui ha fatto seguito la presentazione di Piani nazionali di attuazione. In Italia, già nel Piano di attuazione è stato previsto di realizzare la Garanzia Giovani attraverso un PON del Ministero del Lavoro, in cui sono confluite tutte le risorse destinate al nostro paese dell’Iniziativa europea per l’occupazione giovanile (nota con l’acronimo inglese YEI).
Fonte: Raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 sull’istituzione di una Garanzia per i Giovani (2013/C 120/01)
Green economy (Programmazione 2014-2020)
La Green economy è “un’economia che si traduce in un migliore benessere umano ed equità sociale, mentre riduce significativamente le scarsità ecologiche ed i rischi ambientali. Più sinteticamente, una green economy è un’economia low carbon, efficiente nelle risorse e socialmente inclusiva”. La transizione verso un’economia verde rappresenta uno degli obiettivi chiave della Strategia Europa 2020, al raggiungimento del quale sono chiamati a concorrere anche i Programmi operativi supportati dai Fondi SIE; non solo attraverso le politiche di sviluppo ma anche attraverso la formazione/riqualificazione del capitale umano.
Fonte: Agenzia Europea per l’ambiente
Green Procurement – GPP (Programmazione 2014-2020)
Il GPP è “uno strumento volto a rivedere le pratiche d’acquisto della PA a favore di beni e servizi che riducono l’uso delle risorse naturali, la produzione di rifiuti, le emissioni inquinanti, i pericoli e i rischi, ottimizzando il “servizio” offerto dal prodotto”. Lo stesso è ritenuto dalla Commissione un dispositivo utile a perseguire gli obiettivi UE di transizione verso un’economia a basso impatto ambientale.
Fonte: http://www.sinanet.isprambiente.it/gelso/sviluppo-sostenibile/acquisti-pubblici-verdi
Gruppi di azione locale – GAL (Programmazione 2014-2020)
Il gruppo di azione locale (GAL) è un gruppo (generalmente una società consortile) composto da soggetti pubblici e privati del territorio che riceve finanziamenti per attuare strategie di sviluppo locale dirette a favorire il progresso di un’ area mediante la concessione di sovvenzioni a progetti locali. Il GAL è, in altri termini, uno strumento di programmazione che riunisce tutti i potenziali attori dello sviluppo (quali sindacati, associazioni di imprenditori, imprese, comuni, ecc.) nella definizione di una politica “ concertata”. I gruppi di azione locale elaborano e attuano le strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo.
Fonti: art.34 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE;
http://ec.europa.eu/agriculture/rur/leaderplus/faq; http://enrd.ec.europa.eu/enrd-static/general-info/faq/rd-regulation/it/rd-regulation_it;
 
Informazione e pubblicità
Le azioni di informazione e pubblicità hanno l’obiettivo di dare visibilità agli interventi finanziati dai fondi strutturali e garantire la diffusione dei risultati. Tali azioni costituiscono un “accompagnamento” ai documenti di programmazione e rappresentano una priorità trasversale a tutti gli ambiti di intervento dei Fondi strutturali. Gli obblighi relativi agli interventi di informazione circa i programmi cofinanziati e di pubblicità delle operazioni sono contenute nel Regolamento (CE) n. 1828 dell’8 dicembre 2006.
Indicatore finanziario (Programmazione 2014-2020)
L’Indicatore finanziario insieme all’indicatore di realizzazione è obbligatoriamente incluso nel set di indicatori previsto per il Performance Framework o quadro dei risultati e “si riferisce al totale della spesa eleggibile inserita nel sistema contabile dell’autorità di certificazione e certificata da tale autorità nei bilanci; è utilizzato per monitorare i progressi in termini di pagamenti per operazione, misura o programma in relazione al suo costo ammissibile”.
Fonte: art.5.2 del Regolamento di esecuzione (UE) 215/2014; Linee guida della Commissione europea: “Monitoring and Evaluation of European Cohesion Policy European Social Fund” Giugno 2014
Innovazione sociale (Programmazione 2014-2020)
L’innovazione sociale può essere definita come “lo sviluppo e l’attuazione di nuove idee (prodotti, servizi e modelli) per soddisfare le esigenze sociali e per creare nuove relazioni sociali o collaborazioni. Rappresenta nuove risposte alle domande sociali pressanti, che influenzano il processo delle interazioni sociali, ed è volta a migliorare il benessere umano. Innovazioni sociali sono le innovazioni che sono sociali sia nei loro fini che nei loro mezzi; si tratta di innovazioni che non sono solo un bene per la società, ma anche per migliorare la capacità degli individui di agire”. L’innovazione sociale è di fatto anche “la capacità di innescare i cambiamenti comportamentali che sono necessari per affrontare le principali sfide delle società contemporanee”. Importante è infatti il ruolo della società civile che deve essere parte attiva nella ricerca delle soluzioni più adeguate ai problemi. Gli aspetti legati all’innovazione sociale rilevano ai fini dell’intervento del FSE.
Fonte: art. 9 del Regolamento (UE) 1304/2013 relativo al Fondo sociale europeo;Documento della Commissione europea “Guide to Social Innovation” (2013); Definizione di innovazione sociale data da Howaldt e Schwarz in Working Paper N. 036/12 (2012)
Investimenti territoriali integrati – ITI (Programmazione 2014-2020)
L’investimento Integrato Territoriale (ITI) è “un nuovo strumento attuativo che consente di riunire le risorse di più assi prioritari di uno o più programmi operativi per la realizzazione di interventi multi-dimensionali e intersettoriali e si caratterizza per la previsione di un regime di gestione ed attuazione integrato. L’ITI può rappresentare uno strumento ideale per sostenere azioni integrate nelle aree urbane perché permette di coniugare finanziamenti connessi a obiettivi tematici differenti, prevedendo anche la possibilità di combinare fondi di assi prioritari e programmi operativi supportati dal FESR, dall’FSE e dal Fondo di coesione. Un ITI può anche essere integrato da aiuti finanziari erogati attraverso il FEASR o il FEAMP”.
A livello nazionale l’Accordo di Partenariato individua l’ITI quale strumento privilegiato per l’attuazione della Strategia per leAree Interne; con riferimento invece alle modalità organizzative dell’Agenda Urbana l’Amministrazione pubblica individua la possibilità di avvalersi dell’ITI, quantunque questo sia ritenuto uno strumento residuale da utilizzare solo nel caso in cui la declinazione dell’Agenda Urbana sia concentrata su poche aree target e a condizione di un efficace percorso di co-progettazione.
Fonti: art. 36 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE; Fact sheet della Commissione “Sviluppo Urbano sostenibile integrato – Politica di Coesione 2014-2020 “
 
Joint Action Plan – JAP (Programmazione 2014-2020)
“Il piano d’azione comune è un’operazione il cui ambito è definito e che è gestito in relazione alle realizzazioni e ai risultati (decisi con la Commissione) che deve conseguire”. Il Piano comprende un progetto o un gruppo di progetti (non è un grande progetto) realizzati sotto la responsabilità di un solo beneficiario (organismo di diritto pubblico) nell’ambito di uno o più Programmi operativi. Sono possibili tutte le tipologie di progetti, sebbene il JAP non può essere utilizzato per sostenere le infrastrutture. Lo Stato membro, l’autorità di gestione o qualsiasi organismo di diritto pubblico designato può presentare una proposta di piano d’azione comune al momento della presentazione dei Programmi operativi interessati o successivamente. La spesa pubblica minima è pari a 10 Milioni di Euro o al 20% del PO, nel caso di azioni pilota può essere pari a 5 Milioni di Euro.
Fonte: Artt. da 104 a 109 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE