La Provincia aderisce alla campagna per salvare i marò italiani detenuti in India. Uno stendardo sulla facciata di Palazzo Comitini

Palermo – ”Salviamo i nostri maro”’: e’ questa la scritta che campeggia sullo stendardo alto tre metri che sovrasta il portone d’ingresso di Palazzo Comitini, al centro della facciata principale, su via Maqueda. L’iniziativa, lanciata dal parlamentare e componente della Commissione Difesa della Camera, Gianpiero Cannella, e’ stata accolta dal presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti, con l’assessore provinciale ai Diritti umani e Civili, Pietro Alongi. ”Per la vicenda del capo di prima classe Massimiliano La Torre e del sergente Salvatore Girone – commentano Avanti e Alongi – e’ importante che le istituzioni locali facciano sentire la propria voce per sensibilizzare la comunita’ sulla necessita’ del rispetto delle regole del diritto internazionale. L’indifferenza e il silenzio sono sempre e comunque opposti e contrari alla democrazia”. “Anche a Palermo – ha detto l’onorevole Cannella – un’Istituzione aderisce a questa campagna che ha lo scopo di sensibilizzare il nostro governo affinchè attui tutte le misure, compreso il ritiro dei contingenti militari italiani all’estero, necessarie a coinvolgere la comunità internazionale e ad avvicinarla alla posizione del governo italiano: la restituzione dei marò per essere processati in patria, come previsto dalle norme del diritto internazionale”.  
 
nella foto, da sinistra: i consiglieri Domenico Giuseppe Ginotta e Giuseppe Fiore, l’onorevole Gianpiero Cannela, l’assessore Pietro Alongi, il presidente della Provincia Giovanni Avanti, i consiglieri Michele Avvinti e Vincenzo Calascibetta.