La Provincia a New York ricorda Petrosino, nel centenario della morte. Il 16 ottobre la presentazione della mostra e del volume monografico, tradotto in inglese. Avanti: ‘Simbolo per la nostra comunità in Usa’

Palermo, 10 ottobre 2009 – Joe Petrosino, il poliziotto italo-americano inviato a Palermo per indagare sui rapporti tra la criminalità organizzata del New Jersey e la mafia siciliana, ‘torna’ nella sua New York, la città che lo aveva accolto a 13 anni e gli aveva offerto prima un modesto impiego come spazzino e poi il tanto atteso arruolamento nella Polizia.
A ‘riportare’ il coriaceo investigatore oltreoceano è la Provincia regionale di Palermo che quest’anno, in occasione del tradizionale appuntamento del ‘Columbus Day’ e nel centenario della morte di Petrosino, ucciso in piazza Marina, a Palermo, il 12 marzo del 1909, ha organizzato una serie di iniziative dedicate al poliziotto, sul solco degli appuntamenti dell’ultima edizione di ‘Provincia in Festa’.
‘Quello a Petrosino – dichiara il presidente della Provincia, Giovanni Avanti – è stato un omaggio pensato e cercato con passione e determinazione. Non volevamo solo offrire un tributo alla sua memoria, ma celebrare le sue doti professionali, l’importanza che il suo esempio e la sua testimonianza hanno avuto nello sviluppo dei più efficaci metodi di investigazione contro la mafia. Petrosino, come molti italiani partiti per gli Stati Uniti, ha saputo mettere a frutto nella sua nuova terra quelle doti umane e intellettuali che hanno permesso alla nostra gente di affermarsi e contribuire a costruire quel grande paese che è l’America. La sua storia e il suo sacrificio sono un monito e un incoraggiamento per la nostra comunità, che oggi, a distanza di tanti decenni, non vuole rinunciare a quel patrimonio di legami affettivi e culturali che nasce dal rapporto costante con gli emigrati’.
Il 16 ottobre, nella sede della ‘John D. Calandra Italian American Institute’, a Manhattan, Avanti presenterà la mostra su Petrosino: il collettivo dell’esposizione comprende le riproduzioni dei documenti provenienti dal dossier sulle indagini dell’omicidio Petrosino, resi noti per la prima volta nel libro monografico ‘Petrosino-Documenta’, edito dalla Provincia ad agosto e realizzato dalla responsabile dell’Archivio storico Anna Maria Corradini con ricerche all’Archivio di Stato di Palermo, alla Biblioteca regionale ‘A.Bombace’ e in archivi privati. Si tratta di carte e testimonianze rimaste segrete per cento anni che ricostruiscono la fitta trama di rapporti tra la malavita siciliana e quella americana che portò alla condanna a morte del poliziotto. In mostra, grazie alla collaborazione con la Biblioteca regionale diretta da Gaetano Gullo, anche le riproduzioni degli articoli pubblicati sui giornali dell’epoca.
Ci saranno infine le gigantografie fotografiche di alcuni dei personaggi chiave della vicenda: lo stesso Petrosino; Theodore Roosvelt, che – ben prima di diventare Presidente degli Stati Uniti – da assessore alla Polizia di New York aveva promosso Petrosino alla mansione di detective; il presidente William McKinley, ucciso nel 1901 da un anarchico nell’agguato che fu poi oggetto delle indagini del poliziotto italo-americano; il boss Vito Cascio Ferro, considerato da sempre come un probabile mandante; John Davison Rockefeller, che finanziò la missione di Petrosino in Sicilia.
In occasione dell’inaugurazione della mostra verrà presentato il volume monografico ‘Petrosino-Documenta’,  tradotto in inglese. Sempre nell’ambito del programma di iniziative in memoria del poliziotto, il 13 ottobre si terrà la cerimonia di intitolazione a Petrosino del parco di Mulberry street, di fronte la vecchia Centrale di Polizia; alle 18:30 è previsto l’incontro con le comunità di siculo-americani del New Jersey. Il 15 ottobre, poi, al ‘John Jay College of criminal justice’, sempre a New York, in programma il convegno internazionale su Petrosino. Interverrà il Procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso.   
La partecipazione della Provincia alle iniziative di New York non graverà sulle casse pubbliche: ad affiancare l’Ente nella missione culturale negli Usa ci saranno  sponsor privati del mondo della finanza, del turismo e dell’eno-gastronomia. Il progetto Petrosino porta infatti anche le firme del Credito Siciliano, del tour operator Coretur, della Acacia Resort di Campofelice di Roccella, della AFM Manufatti d’Argento e dell’azienda By Ciuro Embrodery Sistem.