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Palermo, 30 aprile 2009 Un bagno di folla nel cortile dellIstituto Comprensivo G. Vasi di Corleone per Fabrizio Miccoli e Giovanni Tedesco, protagonisti del quarto incontro con gli studenti nel quadro dellaccordo firmato dal presidente della Provincia, Giovanni Avanti e dal patron dellU.s. Città di Palermo, Maurizio Zamparini.
Un appuntamento particolare per i due giocatori che erano accompagnati dal vicepresidente dellU.s. Città di Palermo, Guglielmo Miccichè e che sono stati accolti dallassessore allo Sport, Michele Nasca: E sicuramente unoccasione diversa dal solito ha sottolineato Nasca dopo ciò che è accaduto a Moris Carrozzieri. Ma anche parlare di un calciatore che ha sbagliato può servire a educare voi giovani ai veri valori dello sport. Praticare qualunque attività sportiva insegna anche a crescere come uomini, a sapere rispettare lavversario, accettare le sconfitte, fare gioco di squadra, raggiungere i traguardi con tenacia e attraverso grandi sacrifici. E lo sport oggi insegna anche che se si sbaglia bisogna ammettere le proprie colpe, accettare le conseguenze del proprio gesto e cercare di riparare allerrore.
A Nasca ha fatto eco Guglielmo Miccichè: Carrozzieri ha ammesso le proprie responsabilità ha affermato e sta vivendo un momento molto difficile. La società starà vicino al giocatore per aiutarlo a superare questa fase ma contemporaneamente riafferma con grande forza il suo impegno per un calcio pulito, per i valori dello sport, contro ogni tipo di droga. Idee per le quali è sempre orgogliosa di essere testimonial fra gli studenti delle scuole.
Fabrizio Miccoli si è rivolto ai ragazzi ed ha spiegato: Moris ha sbagliato, su questo non cè alcun dubbio e sicuramente deve pagare per il suo errore. Ha messo a repentaglio la sua vita, la sua passione, la carriera e i tanti sacrifici che ha fatto. Ma ciò non significa che deve essere abbandonato. Lho incontrato ieri e ho visto che sta veramente male per ciò che è successo, è pentito, sa di avere sbagliato e vuole riparare in qualche modo al suo errore. Io gli ho confermato che gli staremo accanto e che lo aiuteremo a utilizzare il periodo nel quale dovrà restare fuori dal campo per ricostruire la sua vita personale, per dimostrare a sè stesso e agli altri che questo episodio è stato uno sbaglio che non si ripeterà.
Molte le domande dei ragazzi, soprattutto su come si diventa un campione: Ho iniziato nel mio quartiere, a Pallavicino ha raccontato Tedesco e già a 15 anni sono andato via da Palermo anche perché il mio primo provino è stato proprio nella mia città ma non mi presero. Poi ci sono stati tanti sacrifici e tanto sudore oltre a un pizzico di fortuna e sono arrivato ad essere quello che sono.
Già a cinque anni ero in una scuola calcio di Lecce racconta Miccoli e ho avuto la fortuna durante un torneo di essere stato visto da un osservatore del Milan. Così a 12 anni sono andato a Milano, poi in C1 al Casarano e poi pian piano fino a qui. Ci vuole molta passione e molto impegno ma anche la voglia di continuare sempre a divertirsi.
Due domande da cronisti non hanno risparmiato il due giocatori, la prima sul patron Zamparini e la sua fama di mangia-allenatori: Iniziare una stagione con un mister e cambiare in corsa è sempre complicato e dal lato umano cè sempre il dispiacere ma per il resto noi sappiamo benissimo che il presidente è il nostro primo tifoso e ci stima molto ed è giusto che prenda le decisioni che a lui sembrano più giuste per il bene della squadra. Con Zamparini ha aggiunto Tedesco cè un rapporto stupendo, fatto di stima reciproca. E un uomo di carattere e secondo me non è certo un difetto.
Ma il Palermo per un giocatore è un trampolino di lancio per le squadre che contano o un punto darrivo? Per me che sono palermitano ha detto senza esitazioni Tedesco indossare la maglia rosanero è il massimo della vita, il mio sogno di quando giocavo per strada che si realizza. Non credo debba dire altro…. Per me a 30 anni dopo le squadre nelle quali ho giocato ha aggiunto Miccoli il Palermo è un punto di arrivo di grande importanza e spero di potere ancora dare molto a questa squadra.
Allincontro erano presenti il Sindaco di Corleone, Antonino Iannazzo, il presidente provinciale del Coni, Giovanni Caramazza, il vicepresidente, Eros Lodato, il dirigente del Csa Rosario Leone e il presidente provinciale Figc, Stefano Saitta.
foto, da sinistra: Giovanni Tedesco, Giovanni Caramazza, Fabrizio Miccoli, Michele Nasca, Antonino Iannazzo e Guglielmo Miccichè