Il Palermo calcio nelle scuole: terzo appuntamento, all’Istituto comprensivo ”Ventimiglia” di Belmonte Mezzagno. Pastore, Hernandez e Budan con gli studenti

Palermo, 15 aprile 2010 – ”Siamo la migliore squadra fra quelle in corsa per la Champion, lo vedo un obbiettivo raggiungibile come vedo possibile battere il Cagliari e il Milan”. Abel Hernandez sfodera un grande ottimismo fra le ovazioni dei tanti ragazzi dell’Istituto Comprensivo ”Ventimiglia” di Belmonte Mezzagno, dove si è svolto il terzo appuntamento del ciclo di incontri dei giocatori della squadra del Palermo con i ragazzi delle scuole, promosso da Provincia di Palermo e Us Citta’ di Palermo. Accanto al giovane attaccante uruguayano, il centrocampista Javier Matias Pastore e l’attaccante Igor Budan, ricevuti dal presidente della Provincia, Giovanni Avanti e dall’assessore allo Sport, Michele Nasca.
“Siamo veramente lieti – ha sottolineato Avanti – di avere qui tre fra i maggiori artefici del grande campionato che il Palermo sta disputando quest’anno. Tre ragazzi stranieri la cui carriera, anche per i più giovani di loro, racconta già quanti sacrifici, fatica e determinazione sono necessari per raggiungere le proprie mete, non solo quelle sportive ma anche quelle della vita. Un esempio per tutti i ragazzi e anche per il mondo del calcio che deve sempre tenere alti i valori veri dello sport”.
“Prendiamo come buon auspicio per i rosanero – ha aggiunto Nasca – il fatto che proprio domenica scorsa una squadra nata qui a Belmonte e che è formata in gran parte da giovani belmontesi, la Mediterranea Badminton, abbia conquistato il suo sesto titolo consecutivo di campione d’Italia. L’impresa di questi ragazzi in uno sport meno popolare ma ugualmente impegnativo non è da meno di quella che la squadra di Delio Rossi sta portando avanti. Ciò dimostra l’importanza dello sport, della pratica di qualunque attività sportiva, per la crescita dei giovani”.
Decine le domande dei ragazzi rivolte ai tre giocatori e il croato Budan svela i tanti lati umani dei campioni: “Per arrivare a questi traguardi – ha spiegato – ci vuole molto impegno, molta tenacia e anche avere accanto persone che ti aiutano, che ti danno forza quando serve. Io più volte ho dovuto fare i conti con infortuni di una certa gravità e solo il sacrificio e la determinazione mi hanno fatto continuare. Ho anche studiato molto, iniziando l’università ma poi sono andato via dal mio Paese e ho dovuto interrompere ma quando finirò di giocare voglio riprendere gli studi. Anche concedere il giusto spazio alla vita privata ti da modo di dare il massimo. In questo senso dedicarmi alla mia famiglia e alle mie due bambine mi permette di ritagliarmi una mia dimensione più umana. Anche l’amicizia fra noi della squadra è molto salda e aiuta lo spogliatoio, facilita il lavoro. L’esperienza esaltante che stiamo vivendo, poi, ci sta legando ancora di più”.
Anche Pastore mette in risalto l’importanza della famiglia, del grande aiuto che i genitori e i fratelli gli hanno dato nella sua carriera, ma anche il suo attaccamento alla sua nuova famiglia, quella rosanero. “Io ho passato cinque anni bellissimi qui – risponde a un piccolo tifoso che gli chiede di una sua possibile partenza a fine stagione – e vorrei rimanere qui ancora molto. Da parte mia non c’è nessuna intenzione di cambiare maglia anche perché Palermo è una bellissima città e mi trovo molto bene”.
Oltre alle tante domande sulla Champions, ad Hernandez i ragazzi chiedono se lui avverte la responsabilità di essere un idolo per i più giovani e anche del sogno scudetto: “Tutti noi sappiamo bene che ogni nostro gesto, ogni nostra parola, viene seguito da migliaia di persone e che in ogni istante siamo un esempio per tanti giovani, tra l’altro anche noi alla vostra età avevamo i nostri idoli, i calciatori che per noi erano un mito. Lo scudetto a Palermo ? Credo che noi stiamo lavorando bene, il presidente Zamparini e il mister Rossi sono persone molto capaci, nelle prossime stagioni questo sogno sicuramente difficile da conquistare, potrebbe anche diventare realtà”.
E prima di ovazioni, cori e centinaia di autografi c’è il tempo per conoscere chi erano gli idoli dei tre rosanero: Pastore grande fan di Kakà, Hernandez di Ronaldo, Budan di Marco Van Basten.
All’incontro erano presenti il sindaco di Belmonte, Saverio Barrale e il vicequestore Giovanni Pampillonia. 

nella foto, da sinistra: Budan, Hernandez, Pastore, Avanti, Nasca, Barrale, Pampillonia