Il Palermo calcio nelle scuole: Nocerino, Morganella e Calderoni incontrano i ragazzi del’Istituto comprensivo ”Principessa Elena di Napoli” di Palermo

Palermo, 8 aprile 2010 – La partita piu’ importante della stagione e’ sempre la prossima, in questo caso l’incontro casalingo con il Chievo. La strada verso la Champions e’ lunga e fatta di sfide difficili ma l’imperativo e’ non smettere mai di crederci. Parola di Antonio Nocerino che insieme a Michel Morganella e Marco Calderoni e’ stato il protagonista dell’incontro organizzato dalla Provincia regionale di Palermo all’Istituto Comprensivo ”Principessa Elena di Napoli”, a Palermo. A fare gli onori di casa il presidente, Giovanni Avanti e l’assessore alla Sport, Michele Nasca.
”L’entusiasmo dei ragazzi di fronte ai loro idoli – ha sottolineato il Presidente – e’ sempre emozionante, ma soprattutto e’ importante che coloro i quali saranno i cittadini di domani ascoltino gli insegnamenti di questi campioni, le loro esperienze fatte non solo di successi e vittorie ma anche di impegno, sacrifici, fatica, lealtà ed entusiasmo. I giocatori rosanero contribuiscono a portare in alto l’immagine del nostro territorio e fanno crescere nei tifosi il senso di appartenenza a una comunità attraverso i valori sportivi. Per questo a loro va il mio ringraziamento”.
“Gli insegnamenti che il mondo dello sport può dare ai ragazzi – ha aggiunto l’assessore allo Sport, Michele Nasca – sono di grande importanza per la loro crescita, per farne degli uomini sani non solo fisicamente ma anche moralmente. L’importanza del gioco di squadra e del rispetto dell’avversario, dell’impegno e del sacrificio per raggiungere i propri obbiettivi è un concetto che il calcio e lo sport insegnano in modo semplice e che sta alla base di ogni aspetto della vita, di ogni tipo di lavoro e di impegno che i giovani un giorno avranno da compiere. Per questo il mio assessorato è costantemente impegnato in iniziative come questa”.
“E’ proprio vero – conferma Nocerino – se sono arrivato fin qui lo devo alla mia famiglia, ai miei insegnanti e allo sport al quale ho dedicato la mia vita. Per crescere in modo sano si ha sempre bisogno di un ambiente sano, fatto di persone che ti stanno accanto, ti aiutano, correggono i tuoi errori. Anche perchè per arrivare al successo i sacrifici da affrontare sono molti. Io, ad esempio, ho dovuto lasciare Napoli a 13 anni per andare a studiare a Torino. E quando si è giunti al vertice e ancora più importante non dimenticare la gavetta”.
Decine le domande dei giovani tifosi ai tre rosanero, soprattutto sul sogno Champions: “Non è un obbiettivo semplice – conferma Morganella – ma tutta la squadra è decisa a dare il massimo in ogni incontro per non lasciare nulla di intentato”.
Ma quando è entrato nella tua vita il calcio per la prima volta? “I primi calci a un pallone credo di averli dati subito dopo avere imparato a camminare – scherza Calderoni – ma già a cinque-sei anni ho iniziato a giocare per divertimento e per fortuna da allora non ho più smesso”. Poi un tema molto serio, quello del doping: “E’ chiaro che è una pratica assolutamente da condannare – sottolinea Nocerino – sia per i danni fisici che provoca, sia perché falsa i valori che sono alla base dello sport. Ma bisogna stare vicino a chi ha sbagliato per aiutarlo a uscire da questa situazione”.
All’incontro hanno partecipato i consiglieri provinciali Rosario Seidita (presidente della Circoscrizione) e Silvio Moncada, il presidente provinciale del Coni, Giovanni Caramazza, il provveditore Rosario Leone e la preside dell’Istituto, Susanna Di Salvo.

nella foto, da sinistra: Giovanni Caramaza, Marco Calderoni, Michel Morganella, il presidente Giovanni Avanti, l’assessore Michele Nasca, Antonio Nocerino