IL PALERMO CALCIO NELLE SCUOLE. I ROSANERO BOVO, SUCCI E GUANA ALLA MEDIA “TISIA D’IMERA” DI TERMINI IMERESE

Palermo 7 maggio 2009 – Il calcio inglese come modello contro la violenza negli stadi, i guadagni dei calciatori, lo spirito di gruppo come strategia vincente. Sono questi i principali argomenti, insieme ad alcune informazioni su alimentazione e allenamenti, che i giocatori del Palermo Roberto Guana, Cesare Bovo e Davide Succi hanno affrontato con gli allievi della scuola media “Tisia d’Imera” di Termini Imerese.
L’incontro è stato organizzato dalla Provincia, in collaborazione con la Palermo Calcio e il Coni, e rientra in un ciclo di appuntamenti previsti dall’accordo firmato dal presidente della Provincia, Giovanni Avanti, e dal patron dell’U.s. Città di Palermo, Maurizio Zamparini.
Presenti questa mattina l’assessore allo Sport Michele Nasca, il sindaco di Termini Enzo Giunta, la preside Maria Alberti, il vicepresidente provinciale del Coni, Eros Lodato, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Rosario Leone e Nazareno Bonsignore, docente della Facoltà di Scienze Motorie.
“Questi incontri – ha sottolineato l’assessore Nasca – sono un’occasione per promuovere lo sport fra voi giovani: che sia il calcio o un’altra disciplina, l’importante è praticare sport, senza necessariamente essere campioni. Basta impegnarsi e divertirsi senza mai confondere una gara con la vita: non esistono le cosiddette “partite della vita” perché nessuna partita può valere una vita. Esistono invece incontri sportivi in cui prevale il rispetto, è il caso della semifinale di Coppa dei campioni Chelsea – Barcellona di ieri sera. A tre minuti dalla fine, mentre gli spagnoli stavano perdendo, l’allenatore del Barcellona è andato ad abbracciare il suo rivale. Sono questi i gesti che ci piacciono e le partite che vorremmo sempre vedere”.
Tante le domande poste dai giovani studenti ai tre rosanero. “Facendo sport ha detto Bovo – si impara a stare con gli altri, a stare in gruppo e ad aiutarsi l’un l’altro. Del resto per raggiungere degli obiettivi importanti lo spirito di gruppo e la collaborazione sono fondamentali”. Il difensore ha risposto anche ad una domanda sugli stipendi dei giocatori: “è vero – ha ammesso – guadagniamo tanto ma fa parte del sistema. Tanti atleti inoltre sono spesso attenti a chi ha più bisogno e sono prodighi nella beneficenza, pur senza sbandierarlo”.
Anche il centrocampista Guana è tornato sull’argomento dell’amicizia fra i componenti di una squadra: “Siamo persone normali – ha detto – e fra noi si creano dei bei rapporti di amicizia e di collaborazione. Quando qualche mese fa sono stato operato alla clavicola, l’aiuto e il sostegno dei miei compagni è stato molto importante. È lo sport che amplifica tutto ciò”. Guana ha parlato anche di misure contro la violenza negli stadi: “io ammiro molto il modello inglese – ha detto il centrocampista rosanero – dove negli stadi vanno anche le famiglie, dove non ci sono barriere fra il pubblico e i giocatori, dove le partite sono una festa: là però ci sono leggi più severe per chi è protagonista di atti di violenza e di incidenti, dovremmo prendere esempio”.
Di incidenti, in campo e fuori, ha parlato anche l’attaccante Davide Succi: “a volte noi giocatori ci facciamo prendere dal nervosismo, sbagliamo perché non siamo di buon esempio. L’importante è capire che tutto deve restare confinato dentro il campo. Nel rugby ad esempio anche se ci sono degli scontri fisici, tutto finisce con una stretta di mano”. “Diventare dei giocatori famosi – ha concluso Succi, rispondendo ad un’altra domanda – comporta degli obblighi e dei doveri in più ma ciò non significa modificare la propria personalità, il proprio carattere”. 
 
nella foto, da sinistra: Cesare Bovo, Roberto Guana, l’assessore provinciale allo Sport Michele Nasca, Davide Succi