Palermo, 8 agosto 2008 – Si è tenuto a Palazzo Comitini, sede della Provincia regionale di Palermo, un cordiale ed affettuoso incontro tra il presidente Giovanni Avanti e Biagio Conte, fondatore della comunità di accoglienza “Speranza e Carità”, accompagnato da Don Pino. Nel corso della conversazione Biagio Conte ha esposto al presidente Avanti i progressi raggiunti dalla missione Speranza e Carità nelle sue tre sedi di via Archirafi, via Garibaldi e via Decollati, non senza aver manifestato “preoccupazione per le mille esigenze che ci affliggono e che richiedono risposte concrete ed urgenti”.

La Missione accoglie gli emarginati, i senzatetto, i profughi, le ragazze madri, gli ex detenuti, i malati e, negli ultimi anni, anche molti cittadini che per la perdita del lavoro hanno fatto il loro ingresso tra le fasce più svantaggiate della società.

“E’ aumentato notevolmente – ha commentato il presidente della Provincia di Palermo – il numero dei cosiddetti nuovi poveri, di coloro cioè che hanno perso il proprio lavoro o il sostegno della propria famiglia e che hanno dovuto fare ricorso agli aiuti delle comunità ed alla solidarietà di centri come quello di Biagio Conte che, con il suo spirito di abnegazione e la sua tenacia, ha fornito aiuti a migliaia di nostri fratelli in difficoltà, coinvolgendo in questo progetto tante altre persone”. La Missione è impegnata anche nella formazione dei suoi ospiti nell’ottica di un loro reinserimento sociale e lavorativo. “Cerchiamo di insegnare loro un mestiere – ha raccontato Biagio Conte – ma riusciamo a farlo sempre con maggiori difficoltà. Svolgiamo attività di assistenza per circa 800 fratelli ma per proseguire in questa opera confidiamo nell’aiuto dei privati o in quello degli enti pubblici, affinché ci forniscano gli strumenti utili ed idonei”. Il presidente Avanti ha garantito un impegno diretto della provincia di Palermo. “L’aiuto che questo ente ha sempre dato alla Missione – ha assicurato – non verrà meno, anzi: nelle prossime settimane valuteremo le iniziative da porre in essere e che avranno la finalità non solo di garantire un contributo all’attività sociale di questa comunità ma anche e soprattutto quello di sensibilizzare l’opinione pubblica alla solidarietà ed all’aiuto ai più deboli”.