Il 27 e 28 marzo XVIII edizione della Giornata Fai. La Provincia invita il pubblico nel giardino di villa S.Cataldo, a Bagheria. Visite, mostre, concerti e passeggiate in bicicletta per scoprire l’arte e la cultura a primavera

Palermo, 25 marzo 2010 – Sabato 27 e domenica 28 marzo si svolge contemporaneamente in tutte le regioni italiane la XVIII edizione della Giornata Fai di primavera. La Provincia regionale di Palermo ha aderito alla manifestazione e per l’occasione aprira’ al pubblico i cancelli dell’elegante parco di Villa S.Cataldo, a Bagheria. Sabato 27 marzo, dalle 9 alle 13 e domenica 28 marzo, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18, apertura straordinaria di Villa San Cataldo-Galletti. Il pubblico del territorio potra’ inoltre visitare – nel capoluogo – il giardino di Villa Castelnuovo (solo il 28, dalle 10 alle 17; ingresso da viale del fante 66) e – in provincia – il castello dell’Emiro di Misilmeri, riaperto dopo i lavori di restauro (il 27 e 28, dalle 10 alle 17).
”Due giornate per mostrare al pubblico tre esempi del ricco patrimonio del Palermitano – commenta il Presidente della Provincia, Giovanni Avanti – tre beni forse meno noti di altri e finora meno fruibili ma altrettanto belli e ricchi di fascino. Un’occasione che, grazie alle ”Giornate di Primavera” del Fai, permettera’ di  visitare siti di grande pregio quali Villa San Cataldo a Bagheria, il Castello di Misilmeri e Villa Castelnuovo a Palermo. In questa iniziativa abbiamo voluto essere al fianco del Fai, aprendo ai visitatori il giardino di Villa San Cataldo, anticipo di quella che è la volontà dell’Amministrazione provinciale: riaprire al pubblico questo spazio, adeguatamente recuperato e riportato al suo originale splendore. Questo obiettivo passa attraverso un ambizioso progetto di restauro che l’Amministrazione ha già approvato. Il recupero comprende tutti gli elementi del giardino: dalle panchine ai vasotti, dai “pennacchi” alle balaustre, dall’originale fontana ai caffeaus, fino al ripristino delle pregiate piante ornamentali e dell’agrumeto. Lavori complessi per la realizzazione dei quali è necessario l’impegno di tutti, sul piano tecnico e su quello politico-amministrativo, per raggiungere nel più breve tempo possibile questa meta, restituendo alla collettività un altro pezzo di storia”.
Il parco, costituito dalla flora grande e dalla floretta, fu realizzato a partire dal XVII secolo dai marchesi di San Cataldo. Questi trasformarono un preesistente baglio agricolo nella loro casa di villeggiatura dotandola, secondo la moda del tempo, di un bellissimo e scenografico giardino, regolato da un impianto geometrico di reminiscenze cinquecentesche, ma ricco di tutti quegli apparati scultorei ( statue, sedili, vasi, portali ) propri del gusto rococò. Vi impiantarono alberi e piante esotiche e lo dotarono di due caffeaus a pianta esagonale destinati ad accogliere animali e uccelli rari.
Il giardino rappresentava quindi un ulteriore spazio di rappresentanza per i nobili proprietari ma era al contempo luogo chiuso, recintato, finalizzato all’esercizio dell’otium.
La villa subì poi diversi rimaneggiamenti: intorno al 1860 venne riconfigurata in stile neo gotico, nel 1905, ceduta ai Gesuiti, ne divenne noviziato e nel 1933, dopo un’ulteriore ristrutturazione e un ampliamento fu destinata a sede del Seminario Missioni Estere. Dal 1999 è proprietà della Provincia di Palermo e viene utilizzata come edificio scolastico.
Il giardino invece non ha subito grandi modifiche e si presenta ancora nel suo impianto originario anche se gli agrumeti hanno preso il posto delle piante decorative che lo arricchivano all’inizio. La duttile pietra d’Aspra con il suo particolare colore, le eleganti forme e gli intagli degli elementi decorativi, i viali e i berceaux, fanno di questo giardino un angolo incantato lontano nel tempo dove è ancora possibile sentirsi parte integrante del felice connubio tra natura e architettura.
”L’intenzione – aggiunge Avanti – è quella di far conoscere, rispettare, e salvaguardare questo sito per consegnarlo in eredità, il più integro possibile, alle prossime generazioni, e, in tal senso, l’impegno, della Provincia Regionale di Palermo, al suo recupero e al suo restauro, è il primo passo verso un futuro fatto di nuove attenzioni, per un bene assolutamente unico”.
A ricevere i visitatori gli apprendisti ciceroni delle scuole di Bagheria: gli alunni dell’I..p.i.a “S. D’Acquisto”, dell’I.t.c. “L. Sturzo”, dell’Istituto Regionale d’Arte, I.c.s. “T. Aiello”, della scuola media “Ciro Scianna”. Anche quest’anno, poi, la F.i.a.b. – a Palermo attraverso il Coordinamento Palermo Ciclabile – ha scelto la Giornata Fai di Primavera per organizzare delle passeggiate in bicicletta all’insegna dell’Arte. Villa San Cataldo sarà la meta della biciclettata organizzata in provincia di Palermo, con partenza alle 10 da Via Roma – davanti la sede delle Poste Centrali – e l’attraversamento della la S.s. 113, per una durata di circa un’ora e mezza per l’andata e altrettanto per il ritorno. Tutte le informazioni su www.palermociclabile.org, mail: palermociclabile@yahoo.it.

Per visitare i siti del circuio Fai non è previsto un biglietto d’ingresso, ma un contributo libero, che servirà al finanziare le campagne del Fai per il recupero, la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, naturalistico, monumentale.

nella foto: da sinistra, Lelia Collura (capo delegazione di Palermo del Fai); il sindaco di Misilmeri Salvatore Badami; il sindaco di Bagheria Biagio Sciortino; il Presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti; Rossella Beria (responsabile per il Fai dei progetti nazionali)

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