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Palermo 5 dicembre 2008 Diciotto monaci cinesi dello Shaolin Kung fu sono stati ricevuti a palazzo Comitini dal vice Presidente della Provincia, Pietro Alongi e dal Presidente del Consiglio provinciale, Marcello Tricoli. I monaci, tutti fra i 22 e i 30 anni, per tre giorni in Sicilia impegnati in un tour di spettacoli organizzato dalla Uet Italia (Scuola Universitaria Europea per il Turismo) si esibiranno al PalaOreto di Palermo, a partire dalle 21. Lo Shaolin Kung Fu è unarte marziale che risale ad oltre 1500 anni fa, ma è anche uno stile di meditazione e di crescita spirituale, che nasce nellantico Monastero di Shaolin, nella regione cinese dellHenan, fondato nel 477 dopo Cristo. Sono oltre 10000 le persone che praticano questa disciplina nel Monastero. La delegazione, guidata dal capo Monaco Cai Liang Liang, era accompagnata dal Presidente della Uet Italia Marina Eidoux, dal Vice Presidente del Monastero di Shaolin Peng Jun, da Jiao Feng Presidente dellUniversità Nazionale Cinese Zhengrhou. Ha partecipato allincontro Ninni Corrao, presidente provinciale della federazione delle arti marziali kung fu. Lo spettacolo che i Monaci Shaolin presentano a Palermo propone, in una coreografia di musica e luci, larte della difesa mostrata mediante acrobatiche coreografie e straordinari esercizi che rispecchiano la misteriosa cultura dellantica Cina. Nel corso dellincontro a palazzo Comitini, dopo i saluti di rito e lauspicio espresso da più parti di dare vita ad un gemellaggio, i monaci hanno donato al vice Presidente Alongi una spada dellantica arte di guerra Shaolin. Un evento come quello proposto dai Monaci Shaolin hanno sottolineato Alongi e Tricoli deve rappresentare loccasione per diffondere maggiormente una disciplina affascinante come il Kung Fu.
nella foto, i monaci Shaolin con il vicepresidente Piero Alongi (al centro) e il presidente del Consiglio, Marcello Tricoli (a sinistra)