GLI ABUSI, I DIRITTI, LE RISORSE: L’UNIVERSO FEMMINILE NEL CONVEGNO PROMOSSO DALLA PROVINCIA CON “GENESIS”

Palermo, 27 marzo 2007 – In Italia almeno sette milioni di donne hanno subito violenza fisica o sessuale e solo il cinque per cento di loro lo ha denunciato. Ma ciò che è più grave è che più del 40 per cento di queste violenze è avvenuto in famiglia, spesso ad opera del partner. E’ la drammatica radiografia venuta fuori da uno studio dell’Istat condotto su un campione di 25 mila donne e presentato il mese scorso.
Violenza in famiglia che, proprio perché consumata all’interno del nucleo familiare, è più difficile da scoprire e combattere e che si scontra, ancor più della violenza sessuale ad opera di estranei, con l’incivile pregiudizio che fa ricadere nella donna vittima la colpa per ciò che è accaduto. Di fronte a questo fenomeno diventa fondamentale confrontarsi con le giovani generazioni, aprirle a una nuova mentalità, insegnare a coniugare diversamente il “maschile” e il “femminile”.
Nasce da questa esigenza l’iniziativa ideata dalla cooperativa sociale “Genesis” e promossa dalla Provincia Regionale di Palermo dell’incontro “Diritti e dignità, le opportunità di essere donna” in programma al Castello di Carini, giovedi 29 marzo a partire dalle 9,30. Saranno coinvolte tutte le scuole medie e superiori del comprensorio che per l’intera mattinata ascolteranno gli interventi di esperti e si confronteranno con questo tema. I lavori saranno aperti dal presidente Francesco Musotto e dall’assessore ai Diritti Umani e Civili, Pino Colca. Dopo il saluto del Sindaco di Carini, Gaetano La Fata si susseguiranno gli altri interventi coordinati dalla presidentessa di “Genesis”, Angela Vona. Concluderà la giornata il consigliere provinciale e vicepresidente dell’Urps Antonio Angelo.
“La giornata di studi e di dibattito che la Provincia ha promosso – sottolinea Musotto – vuole essere uno spazio di ‘narrazione’ libera da ogni compiacimento e destinata non solo alle organizzazioni sociali ma anche ai più giovani, ai ragazzi e alle ragazze che a scuola sperimentano le prime occasioni di incontro e di conflitto, toccando con mano cosa significa il rispetto e quanto male può fare l’ignoranza; un momento di riflessione sullo stato dell’arte della condizione femminile, termometro e misura della crescita globale della nostra società”.