GIORNATA DI MOBILITAZIONE DELLE PROVINCE – IL CONSIGLIO DICE NO ALL’ABOLIZIONE DELL’ENTE INTERMEDIO

Palermo, 30 gennaio 2009  – La Provincia di Palermo contesta la campagna avviata in campo nazionale per l’abolizione delle Province e anzi sottolinea la necessità del trasferimento, da parte di Stato e Regione, di funzioni e compiti, in materia di lavoro, formazione professionale, polizia amministrativa, agricoltura e pesca, nuovi fondi e  tributi,  nonché dell’istituzione del Consiglio Regionale delle Autonomie locali. Così nella  “Giornata Nazionale della Partecipazione” lanciata dall’Upi (Unione Province d’Italia)  con lo slogan “Costruiamo insieme il nostro Paese”, anche il Consiglio della Provincia di Palermo, presieduto da Marcello Tricoli invita, i Governi Nazionale e Regionale, a consentire all’Ente sovracomunale di potere assolvere pienamente ai complessi compiti. L’assemblea di Palazzo Belvedere approva così tre ordini del giorno, con 40 voti favorevoli e uno solo contrario di Luisa La Colla (Idv), che vanno in questa direzione. 
“Il punto non è – sottolinea il Presidente Tricoli – se le Province servono o meno : il punto è cosa fare per realizzare in pieno il ruolo di Ente sovracomunale in grado di svolgere azioni di coordinamento e di raccordo sul territorio. Si parla di tagli alla spesa pubblica – aggiunge – ma sappiamo che la democrazia ha un costo. Anzi nel caso delle Province questo costo è quasi 1/5 di quello dei Comuni e 1/10 di quello delle Regioni. A fronte di somme nettamente inferiori rispetto alle cifre destinate per gli altri Enti territoriali, le Province hanno, sulla carta, uno spettro di competenze fondamentali che purtroppo non hanno trovato piena applicazione e attuazione nell’operato di Governo e Parlamento”. 
L’unica voce contraria nel corso del dibattito d’aula è stata quella dell’esponente di Italia dei Valori, Luisa La Colla, che invece si è schierata per l’abolizione della Provincia a vantaggio della costituzione della Città metropolitana. “ Una battaglia per il rinnovamento – ha sottolineato – che comunque che va condotta  dall’interno della stessa Provincia”.   
Il lungo dibattito a cui hanno preso parte numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione è stato aperto dal Vice Presidente del Consiglio Antonello Tubiolo del Dipartimento Welfare dell’Upi proponente di uno degli ordini del giorno. Al confronto hanno partecipato Enzo Lo Meo (capogruppo Pdl) che ha parlato del virtuosismo della Provincia di Palermo fornendo sostegno all’azione del Presidente Avanti; Silvio Moncada (Pd) che ha elencato una serie di Enti come i Consorzi di bonifica, Bacini imbriferi montani, Enti Parco e Aree protette, Ato Acque, e Ato Rifiuti, Unione dei Comuni, che sul territorio svolgono funzioni riconducibili a quelle assegnate dalla Costituzione alle Province;  il Vice Presidente Vicario Enzo Briganò (Mpa) secondo il quale, piuttosto che le Province, vanno soppressi gli Ato e i Consorzi di Bonifica; Antonio Marotta (Rif Comunista) che ha rilanciato la costituzione dell’Area metropolitana rivendicando per la Provincia i settori della Formazione professionale e i Centri per l’impiego; Giacomo Balsano (Pdl) che ha ribadito l’impegno per una politica di sviluppo del territorio nei settori di competenza dell’Ente; Gaetano Lapunzina (capogruppo Pd) che pur non condividendo alcune logiche dell’azione dell’esecutivo, ha affermato che la  Provincia non può essere l’unica destinataria del malessere della gente nei confronti della classe politica; Andrea Galbo (Mpa)  che ha evidenziato il ruolo del federalismo e l’azione capillare della Provincia sul territorio; Giusy Scafidi (Idv) che ha attribuito molte colpe a una Regione accentatrice  che abolisce le Aapit e non delega alle Province la Formazione, i Centri per l’Impiego e la raccolta differenziata.
 Molto apprezzato dall’aula è risultato poi l’intervento di Teresa Piccione (Pd) che vede nella campagna per l’abolizione della Provincia un attacco alla democrazia in quanto si dovrebbe andare a rivedere l’organizzazione dello Stato e la Costituzione; il capogruppo Luigi Vallone, Santi Bellomare e Giuseppe Fiore (Udc) hanno evidenziato l’importanza dell’attività del Presidente Avanti per l’identità conquistata dalla Provincia di Palermo; Tommaso Calamia (Pd) che ha sostenuto come la Provincia non vada spogliata di prerogative ma piuttosto arricchita; Giovanni Salerno (Udc) che ha proposto piuttosto una battaglia per l’abolizione delle Unioni dei Comuni che hanno creato discrasie con le competenze della Provincia risultando peraltro un fallimento; Filippo Carollo (Pd) che ha condannato la campagna denigratoria nei confronti delle Province rivolgendo il pensiero ai circa 60 mila dipendenti provinciali in tutta Italia ; Antonino Angelo (Pdl) che ha rivolto un appello al Presidente Avanti per la costituzione in seno all’Urps del Consiglio Regionale per le Autonomie Locali.
Ha concluso la lunga serie degli interventi lo stesso Presidente della Provincia Avanti. “Sono assolutamente convinto – ha detto – del ruolo imprescindibile della Provincia che assolve ad una funzione primaria : quella di coordinanento delle politiche che investono la vasta area. Chi ne vuole l’abolizione non solo non ne conosce le competenze e le funzioni ma dimostra di lasciarsi prendere da una furia distruttiva, questa sì inutile e nefasta”.