Palermo 1 ottobre 2007 – “La Provincia, nonostante il considerevole aumento delle classi negli istituti superiori di Palermo, 48 quest’anno in più solo nel centro storico, farà ogni sforzo insieme alla scuola per fronteggiare al meglio del possibile l’emergenza aule”.
Lo ha affermato questa mattina in Consiglio provinciale l’assessore all’edilizia scolastica Arturo Spataro che è stato chiamato a relazionare sulla situazione all’inizio dell’anno scolastico, dai consiglieri di opposizione Antonio Marotta (Rifondazione comunista), Giusy Scafidi (Italia dei Valori) e Giuseppe Badalì (Pd).
“Ci stiamo muovendo – ha sottolineato Spataro – seguendo due percorsi : verso l’adeguamento delle strutture alle normative di sicurezza e per andare incontro alle esigenze degli studenti con l’ampliamento dei locali. Una politica a breve e medio termine condotta in città di concerto con le scuole per l’affitto dei locali e a lungo periodo portata avanti con l’acquisto di edifici da destinare alla didattica. In provincia invece abbiamo potuto sviluppare una politica di nuove costruzioni grazie alla disponibilità di aree.
L’aumento di classi in alcuni istituti nel centro storico di Palermo, ben oltre la normale capacità di accettazione dei plessi scolastici – ha aggiunto – non può essere fronteggiato senza incorrere nei disagi legati allo spostamento di alcune aule. Ma stiamo accelerando la costruzione di nuove scuole in città, i cui progetti per i lavori sono stati già inseriti nel Piano triennale delle Opere pubbliche”.
Il capogruppo di Rifondazione comunista Antonio Marotta nel corso del suo intervento ha ricordato che a Palermo la Provincia non costruisce più un istituto superiore da almeno venti anni. Poi ha messo a messo a fuoco i problemi relativi al numero eccessivo di classi di una scuola distribuite in diversi istituti, ai doppi turni, alla mancanza di sedie e banchi.
“L’Amministrazione – ha detto – non ha affrontato i problemi in maniera tempestiva e ha dimostrato carenza di programmazione”.
Giusy Scafidi, da parte sua, ha presentato un atto ispettivo su presunte irregolarità della Provincia nella procedura di alcune locazioni di strutture da adibire a scuole e sull’acquisto di un edificio che sarebbe non idoneo. Giuseppe Badalì (Partito democratico) ha invece sollecitato l’iter per la gara di appalto del moderno Itcg “Stenio” di Termini Imerese, atteso da vent’anni dalla popolazione scolastica del comprensorio, la cui realizzazione comporterebbe, tra l’altro, un risparmio negli affitti di locali da parte della Provincia.
Nel dibattito sono pure intervenuti il Presidente del Consiglio Maurizio Gambino e il capogruppo di An Salvo Coppolino che hanno posto l’accento sulla necessità di un costante confronto con i dirigenti scolastici per trovare insieme le possibili soluzioni.
Il Consiglio è stato riconvocato dal Presidente Gambino per mercoledì 3 ottobre alle ore 11.
“Ci stiamo muovendo – ha sottolineato Spataro – seguendo due percorsi : verso l’adeguamento delle strutture alle normative di sicurezza e per andare incontro alle esigenze degli studenti con l’ampliamento dei locali. Una politica a breve e medio termine condotta in città di concerto con le scuole per l’affitto dei locali e a lungo periodo portata avanti con l’acquisto di edifici da destinare alla didattica. In provincia invece abbiamo potuto sviluppare una politica di nuove costruzioni grazie alla disponibilità di aree.
L’aumento di classi in alcuni istituti nel centro storico di Palermo, ben oltre la normale capacità di accettazione dei plessi scolastici – ha aggiunto – non può essere fronteggiato senza incorrere nei disagi legati allo spostamento di alcune aule. Ma stiamo accelerando la costruzione di nuove scuole in città, i cui progetti per i lavori sono stati già inseriti nel Piano triennale delle Opere pubbliche”.
Il capogruppo di Rifondazione comunista Antonio Marotta nel corso del suo intervento ha ricordato che a Palermo la Provincia non costruisce più un istituto superiore da almeno venti anni. Poi ha messo a messo a fuoco i problemi relativi al numero eccessivo di classi di una scuola distribuite in diversi istituti, ai doppi turni, alla mancanza di sedie e banchi.
“L’Amministrazione – ha detto – non ha affrontato i problemi in maniera tempestiva e ha dimostrato carenza di programmazione”.
Giusy Scafidi, da parte sua, ha presentato un atto ispettivo su presunte irregolarità della Provincia nella procedura di alcune locazioni di strutture da adibire a scuole e sull’acquisto di un edificio che sarebbe non idoneo. Giuseppe Badalì (Partito democratico) ha invece sollecitato l’iter per la gara di appalto del moderno Itcg “Stenio” di Termini Imerese, atteso da vent’anni dalla popolazione scolastica del comprensorio, la cui realizzazione comporterebbe, tra l’altro, un risparmio negli affitti di locali da parte della Provincia.
Nel dibattito sono pure intervenuti il Presidente del Consiglio Maurizio Gambino e il capogruppo di An Salvo Coppolino che hanno posto l’accento sulla necessità di un costante confronto con i dirigenti scolastici per trovare insieme le possibili soluzioni.
Il Consiglio è stato riconvocato dal Presidente Gambino per mercoledì 3 ottobre alle ore 11.