Donate alla Provincia tre sculture e una serie di documenti originali d’archivio

Palermo, 11 novembre 2011 – Tre sculture e una serie di documenti originali d’archivio: e’ questa la cospicua donazione che il collezionista e operatore museale Roberto Ruggi Bilotti d’Aragona ha fatto alla Provincia regionale di Palermo. Il presidente Giovanni Avanti ha firmato gli atti relativi alla diverse donazioni: un gruppo scultoreo in marmo bianco di Carrara, che e’ stato posizionato nella nicchia sullo scalone in basso di Palazzo Sant’Elia, raffigurante Maddalena Pallavicino Balbi con i figli Giacomo e Guido, eseguito da Lorenzo Bartolini nella prima metà dell’800; l’opera ”La porta del Cremlino n° 3” di Pietro Consagra, una scultura in marmo giallo di Atlantide che riprende il classico motivo “bifronte” dell’artista di Mazara del Vallo, collocata nella sala del camino, nell’ala destra di Palazzo Sant’Elia; la scultura “Amplesso”, del palermitano Antonio Ugo, scolpita in alabastro e collocata su una colonna del ballatoio che corre lungo tutto il prospetto del Palazzo.
“Si tratta – ha commentato il presidente Avanti – di opere di grande valore, che accrescono il prestigio di Palazzo Sant’Elia. In particolare la statua del Bartolini è legata a doppio filo alla storia della nostra isola e all’aristocrazia ‘illuminata’ genovese che dal 500 gestiva la finanza siciliana e che i Pallavicino rappresentavano al meglio: da Genova erano sbarcati in Sicilia, avevano dato il nome al quartiere di Palermo dove si erano stabiliti, e qui avevano avviato una vera e propria impresa di urbanizzazione”.
Poi nel 1637 i Pallavicino diventano ‘Signori delle Egadi’ e ‘Conti di Favignana’, bonificano le isole, avviano il popolamento dell’arcipelago con il piano agrario, l’introduzione della pesca dei tonni e di tutte le attività legate all’amministrazione di un territorio, dalla sanità alla giustizia, fino all’ingresso, nella loro società, di Vincenzo Florio.
I documenti d’archivio – circa 15 faldoni– vanno dal 500 al 700 e provengono tutti da collezioni private. Si tratta di antichi bandi risalenti all’800 che documentano l’attività amministrativa della Provincia e di carte e atti relativi alla famiglia Gravina di Comitini e Trigona di Sant’Elia, che danno i nomi ai Palazzi della Provincia. 
 
nella foto: il presidente della Provincia, Giovanni Avanti e il collezionista Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, artefice delle donazioni, con la statua di Lorenzo Bartolini