Palermo 8 giugno 2007 – Dovrà essere unico, ma suddiviso in ambiti turistici differenziati tra loro per tipologie di offerta che dovranno concorrere alla realizzazione di progetti promozionali per la valorizzazione del territorio, anche attraverso punti di informazione telematica, per veicolare servizi, marketing e strutture recettive. Sono le caratteristiche del nuovo “Distretto turistico” della provincia di Palermo, previsto dalla legge regionale 10/2005, che sono state “disegnate” nel corso di un interessante convegno nell’ex convento dei Padri Cappuccini di Geraci Siculo. L’assise, promossa dall’assessorato provinciale allo sviluppo locale guidato da Gandolfo Miranti, è servita per mettere a confronto tutti i soggetti territoriali interessati al rilancio socio economico del comprensorio madonita in vista della nascita di questi nuovi organismi che andranno a prendere il posto delle Aapit (Aziende autonome per l’incremento turistico).
“Abbiamo ritenuto utile avviare – ha sottolineato l’assessore Miranti – un’attività di sensibilizzazione per favorire il processo di associazionismo tra le istituzioni, le imprese turistiche e culturali del territorio, in attesa del decreto assessoriale che stabilisca competenze e modalità di finanziamento dei Distretti turistici”. Un modo, insomma, per non farsi trovare impreparati anche alla gestione dell’organismo che potrebbe essere di natura istituzionale e dunque affidata come coordinamento alla Provincia. “ Il tavolo tecnico regionale che dovrà scrivere le linee guida – ha detto lo statistico Sergio Mazzola – potrebbe individuare un modello di Distretto flessibile, a bassa specializzazione, in modo da evitare che le aree interne della provincia di Palermo siano tagliate fuori dalla logica distrettuale. Una criticità – ha concluso – che si può superare grazie alla fattiva collaborazione tra politica, professioni ed esperti del settore”. E una prima risposta positiva è stata data in occasione del convegno che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci dei comuni del Pit 31 Madonie, operatori turistici ed albergatori con il Presidente della Sosvima Alessandro Ficile, il Project manager Matteo Crisà, il docente universitario Girolamo Cusimano e Saverio Panzica, Dirigente dell’Aapit.
“Abbiamo ritenuto utile avviare – ha sottolineato l’assessore Miranti – un’attività di sensibilizzazione per favorire il processo di associazionismo tra le istituzioni, le imprese turistiche e culturali del territorio, in attesa del decreto assessoriale che stabilisca competenze e modalità di finanziamento dei Distretti turistici”. Un modo, insomma, per non farsi trovare impreparati anche alla gestione dell’organismo che potrebbe essere di natura istituzionale e dunque affidata come coordinamento alla Provincia. “ Il tavolo tecnico regionale che dovrà scrivere le linee guida – ha detto lo statistico Sergio Mazzola – potrebbe individuare un modello di Distretto flessibile, a bassa specializzazione, in modo da evitare che le aree interne della provincia di Palermo siano tagliate fuori dalla logica distrettuale. Una criticità – ha concluso – che si può superare grazie alla fattiva collaborazione tra politica, professioni ed esperti del settore”. E una prima risposta positiva è stata data in occasione del convegno che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci dei comuni del Pit 31 Madonie, operatori turistici ed albergatori con il Presidente della Sosvima Alessandro Ficile, il Project manager Matteo Crisà, il docente universitario Girolamo Cusimano e Saverio Panzica, Dirigente dell’Aapit.