
Palermo, dicembre 2009 – Visi e corpi avvolti da un’atmosfera quasi ‘lunare’, che ammanta le immagini dei toni del grigio-blu e azzurro e plasma forme e volumi con la luce, ri-disegnando la realtà con artifici elementari e l’impiego di semplici strumenti per creare il set fotografico.
E’ questo il filo conduttore della mostra Meta-foto-grafia, di Flavio Vicari, in allestimento nella sala del Tepidarium dellOrto Botanico di Palermo (via Lincoln 2). Lesposizione – realizzata da E.n.d.a.s. con il dipartimento di Scienze Botaniche dellUniversità e il contributo della Provincia regionale di Palermo, inaugurata con una performance musicale dell’Orchestra sinfonica siciliana e della soprano Tullia Bellelli – raccoglie le opere del giovane fotografo palermitano Flavio Vicari, realizzate con la tecnica del light-pianting. Le immagini, legate dal filo rosso dell’indagine sulla corporeità e rese mutevoli e sfuggenti grazie a suggestivi effetti plastici e luminosi, ritraggono volti di personaggi della cultura, dellarte e della musica siciliane e accenni di nudo, tutto rarefatto in un gioco di ombre che lascia ampi margini allimmaginazione e alla sensibilità del pubblico.
La mostra, accompagnata da un testo critico di Aldo Gerbino, resterà in allestimento fino al 20 gennaio e potrà essere visitata gratuitamente dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 17; la domenica e i giorni festivi, dalle 9 alle 14. nella foto: Serena ‘ritratta’ da Flavio Vicari
E’ questo il filo conduttore della mostra Meta-foto-grafia, di Flavio Vicari, in allestimento nella sala del Tepidarium dellOrto Botanico di Palermo (via Lincoln 2). Lesposizione – realizzata da E.n.d.a.s. con il dipartimento di Scienze Botaniche dellUniversità e il contributo della Provincia regionale di Palermo, inaugurata con una performance musicale dell’Orchestra sinfonica siciliana e della soprano Tullia Bellelli – raccoglie le opere del giovane fotografo palermitano Flavio Vicari, realizzate con la tecnica del light-pianting. Le immagini, legate dal filo rosso dell’indagine sulla corporeità e rese mutevoli e sfuggenti grazie a suggestivi effetti plastici e luminosi, ritraggono volti di personaggi della cultura, dellarte e della musica siciliane e accenni di nudo, tutto rarefatto in un gioco di ombre che lascia ampi margini allimmaginazione e alla sensibilità del pubblico.
La mostra, accompagnata da un testo critico di Aldo Gerbino, resterà in allestimento fino al 20 gennaio e potrà essere visitata gratuitamente dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 17; la domenica e i giorni festivi, dalle 9 alle 14. nella foto: Serena ‘ritratta’ da Flavio Vicari