Palermo, 9 ottobre 2007 – Seduta del Consiglio provinciale il 9 ottobre a palazzo Belvedere, sotto la presidenza del vice di Maurizio Gambino, Giuseppe Badalì.
I lavori d’aula sono stati dedicati prevalentemente alle comunicazioni dei consiglieri, in particolare in merito alle polemiche per i costi della politica, ai rapporti tra l’Assemblea e l’Esecutivo della Provincia, alla gestione degli Ato rifiuti.
I lavori d’aula sono stati dedicati prevalentemente alle comunicazioni dei consiglieri, in particolare in merito alle polemiche per i costi della politica, ai rapporti tra l’Assemblea e l’Esecutivo della Provincia, alla gestione degli Ato rifiuti.
A proposito di questi ultimi il consigliere del Partito Democratico, Silvio Moncada ha chiesto il prelievo dall’ordine del giorno della mozione per la soppressione degli Ato rifiuti. Il documento, presentato da Moncada, è stato sottoscritto da altri colleghi del Gruppo.
“Oggi – ha commentato Moncada – anche la Regione riconosce la poca efficienza e i pesanti costi di gestione degli Ato Rifiuti. Ma l’opposizione di centrosinistra lo dice da tempo, dalla mozione presentata nel dicembre 2006. Questo sistema, che avrebbe dovuto migliorare il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti – spiega il consigliere – ha causato invece solo aumenti indiscriminati delle tariffe pagate dai cittadini, l’indebitamento delle stesse società d’Ambito, dinamiche di clientelismo, precariato selvaggio, conflitti tra le varie fasce di personale impiegato”.
Nella mozione si chiede dunque l’intervento del presidente della Provincia, ente pubblico socio degli Ato rifiuti, “per trovare soluzioni alternative anche attraverso l’affidamento temporaneo della gestione diretta del servizio ai comuni in forma associata, con la supervisione di palazzo Comitini; per promuovere con priorità la raccolta differenziata, introducendo anche premi e incentivi per i Comuni seriamente impegnati su questo fronte e per gli utenti più virtuosi”.
“Da quasi un anno – ha aggiunto Moncada – non abbiamo avuto risposte dall’Amministrazione, nonostante le nostre sollecitazioni all’assessore competente, Raffaele Loddo, anche in merito alla poca trasparenza del C.o.i.n.r.e.s, fossero precise e circostanziate. Oggi prendiamo atto che anche l’assessore regionale Michele Cimino comprende la necessità di prendere provvedimenti urgenti. Speriamo che si proceda concretamente in questa direzione, anche perché una reale riforma degli Ato rifiuti contribuirebbe a ‘riempire di contenuti’ il ruolo delle Province e a smentire la convinzione diffusa che questi enti intermedi siano poco efficaci e inutilmente dispendiosi”.
L’aula ha votato il prelievo della mozione dall’ordine del giorno, ma al momento della votazione vera e propria è venuto a mancare il numero legale.
“Oggi – ha commentato Moncada – anche la Regione riconosce la poca efficienza e i pesanti costi di gestione degli Ato Rifiuti. Ma l’opposizione di centrosinistra lo dice da tempo, dalla mozione presentata nel dicembre 2006. Questo sistema, che avrebbe dovuto migliorare il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti – spiega il consigliere – ha causato invece solo aumenti indiscriminati delle tariffe pagate dai cittadini, l’indebitamento delle stesse società d’Ambito, dinamiche di clientelismo, precariato selvaggio, conflitti tra le varie fasce di personale impiegato”.
Nella mozione si chiede dunque l’intervento del presidente della Provincia, ente pubblico socio degli Ato rifiuti, “per trovare soluzioni alternative anche attraverso l’affidamento temporaneo della gestione diretta del servizio ai comuni in forma associata, con la supervisione di palazzo Comitini; per promuovere con priorità la raccolta differenziata, introducendo anche premi e incentivi per i Comuni seriamente impegnati su questo fronte e per gli utenti più virtuosi”.
“Da quasi un anno – ha aggiunto Moncada – non abbiamo avuto risposte dall’Amministrazione, nonostante le nostre sollecitazioni all’assessore competente, Raffaele Loddo, anche in merito alla poca trasparenza del C.o.i.n.r.e.s, fossero precise e circostanziate. Oggi prendiamo atto che anche l’assessore regionale Michele Cimino comprende la necessità di prendere provvedimenti urgenti. Speriamo che si proceda concretamente in questa direzione, anche perché una reale riforma degli Ato rifiuti contribuirebbe a ‘riempire di contenuti’ il ruolo delle Province e a smentire la convinzione diffusa che questi enti intermedi siano poco efficaci e inutilmente dispendiosi”.
L’aula ha votato il prelievo della mozione dall’ordine del giorno, ma al momento della votazione vera e propria è venuto a mancare il numero legale.
I rapporti tra il Consiglio e l’Esecutivo sono stati oggetto dell’intervento di Gaetano Milano (Pd): “L’aula aspetta ancora la relazione semestrale della seconda parte del 2006. Non si tratta di una semplice formalità, ma di un documento importante, che permette all’assemblea e a tutti i cittadini di conoscere l’operato della giunta, considerato anche l’avvicinarsi delle elezioni della primavera 2008 per il rinnovo dell’Amministrazione”.
Sulla questione è intervenuto anche Antonio Marotta (capogruppo Prc), che ha sollecitato la Commissione consiliare Controllo e Garanzia ad affrontare ufficialmente il problema dei rapporti tra Aula e Giunta, anche in relazione alle scadenze relative ai compiti del Consiglio: “Dobbiamo prendere decisioni urgenti”, ha detto l’esponente dell’opposizione, “innanzitutto la nomina del nuovo presidente del Collegio dei revisori dei conti”.
Sulla questione è intervenuto anche Antonio Marotta (capogruppo Prc), che ha sollecitato la Commissione consiliare Controllo e Garanzia ad affrontare ufficialmente il problema dei rapporti tra Aula e Giunta, anche in relazione alle scadenze relative ai compiti del Consiglio: “Dobbiamo prendere decisioni urgenti”, ha detto l’esponente dell’opposizione, “innanzitutto la nomina del nuovo presidente del Collegio dei revisori dei conti”.
I costi della politica, ed in particolare quelli relativi alla gestione di palazzo Comitini, sono stati al centro dell’intervento di Giovanni Palma (capogruppo del Pd): “L’indennità dei consiglieri provinciali è stata ridotta, ma altri provvedimenti andrebbero presi per arginare il flusso di denaro che spende la Provincia. Mi riferisco ai costi esosi di alcuni incarichi esterni e di organismi collegati all’Esecutivo”.
Una mozione è stata presentata dai componenti della I Commissione consiliare (Affari generali) su proposta della rappresentante del Pd, Maria Concetta Balistreri. Il documento riguarda la Carta europea per l’eguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale, presentata dall’Aiccre alla Regione lo scorso luglio. Nel documento si chiede all’amministrazione provinciale, ed in particolare al presidente Musotto e all’assessore alle Politiche sociali, Giovanni Mammana, di “dare seguito con una delibera di Giunta all’impegno preso in merito alla sottoscrizione della Carta, a predisporre un piano d’azione per promuovere le politica di parità nell’ambito politico, sociale e amministrativo locale, e a promuovere forme di collaborazione con le altre istituzioni per superare il divario nei diritti e nelle prerogative