Palermo, 10 ottobre 2007 – “Il senso delle istituzioni, la fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura, la certezza che, quando la giustizia non viene strumentalizzata e inquinata da beghe politiche o peggio ancora da interessi personali, fa il suo corso e assolve al meglio il proprio ruolo. Sono queste le risorse che mi hanno sorretto per affrontare la mia vicenda giudiziaria”.
Queste le prime parole pronunciate il 9 ottobre in aula dal consigliere provinciale Gigi Tomasino, capogruppo dell’Udc, dopo l’assoluzione al processo che lo vedeva imputato con l’accusa di avere pilotato un appalto nel monrealese. 
Tomasino ha rivolto un ringraziamento a tutti i consiglieri: “per la premura che hanno dimostrato nei miei confronti, evitando ogni forma di isolamento, e per la sensibilità con la quale hanno partecipato alla mie vicissitudini, senza mai speculare su di esse. Un particolare ringraziamento – ha concluso il capogruppo – va poi all’Arma dei carabinieri, perché ha saputo operare con serietà e intransigenza, senza dimenticare il valore del rispetto umano”.
A Tomasino, un coro di solidarietà e di rinnovata stima per il buon esito della vicenda,  da parte di tutti i consiglieri, di centrodestra e centrosinistra. Piero Alongi (FI) – che ha sottolineato “il peso che la politica è costretta suo malgrado a sopportare quando, anche ingiustamente e senza fondamento, è messa alla gogna mediatica” – Valerio Anzon (FI), Gaetano Milano e Maria Concetta Balistreri (Pd), Antonio Marotta (Prc), Franco Muscarella (Mpa), Salvo Coppolino (An).