Consiglio provinciale – Chiusa la discussione sul Triennale 2010-2012. Dibattito sull’incremento dei costi, la modifica delle fonti di finanziamento, la soppressione di alcuni interventi. Entro il 23 la presentazione degli emendamenti

Palermo 18 novembre 2010 – Il Consiglio provinciale ha chiuso la discussione generale sul Piano triennale delle opere pubbliche 2010-2012. Adesso i consiglieri avranno tempo fino alle 12 del 23 novembre, per presentare gli emendamenti, che si aggiungeranno ai 78 emendamenti tecnici presentati dagli uffici e firmati dal presidente del Consiglio Marcello Tricoli. Il 25 novembre, alle 10.30, si tornera’ poi in aula per l’esame degli emendamenti e per il voto finale.
La seduta ha visto la presenza in aula dei dirigenti dei vari settori, che hanno risposto alle domande poste dai consiglieri. Al centro della discussione i notevoli incrementi del costo di alcune opere rispetto allo schema originario del Piano adottato dalla giunta lo scorso aprile, la modifica delle fonti di finanziamento, la copertura in bilancio delle opere da cofinanziare, la soppressione di alcune opere.
Sul perché di queste modifiche, previste dagli emendamenti tecnici,  hanno chiesto chiarimenti i consiglieri dell’Udc Luigi Vallone, Vincenzo Randazzo e Andrea Galbo, il capogruppo del Pd Gaetano Lapunzina, il capogruppo del Gruppo misto di opposizione Antonio Marotta, i due esponenti di Italia dei Valori Giusi Scafidi e Luisa La Colla, il capogruppo dell’Mpa Francesco Miceli, il consigliere di Sinistra e libertà Antonino Celesia, il consigliere del Pid Bartolo Di Salvo e il consigliere di Pdl Sicilia Vincenzo Lo Meo. In particolare Vallone, Lapunzina, Marotta, Miceli e Scafidi, oltre a ribadire il ritardo con il quale è arrivato in aula il piano triennale,  hanno sottolineato l’insufficiente documentazione e informazione nei confronti del Consiglio e la mancanza di chiarezza sulle procedure e i metodi seguiti nelle variazioni dei livelli progettuali e di finanziamento delle opere. I dirigenti dei settori hanno motivato le diverse modifiche con la pubblicazione dei bandi Par-Fas e Po-Fesr, avvenuta dopo l’adozione del piano in giunta,  che hanno obbligato gli uffici ad adeguare tempestivamente i  progetti nella parte tecnica e finanziaria  per poter partecipare agli stessi bandi. In ogni caso le modifiche al piano, nella parte che riguarda la compartecipazione finanziaria della Provincia ai diversi progetti,  dovranno trovare corrispondenza nella manovra di assestamento di bilancio che dovrà essere approvata entro il 30 novembre, subito dopo l’approvazione del piano triennale.