Consegnati i riconoscimenti per il concorso di poesia e canzone siciliana “Il Paladino”. Filo conduttore, l’impegno contro la mafia

Un edizione di grande impatto civile ed emotivo quella del 2009 del Concorso di Poesia e canzone siciliana “Il Paladino”, organizzata dall’A.E.C. (Association Européenne des Cheminots), a cura del consigliere nazionale alla cultura Francesco Brancato, col sostegno della presidenza del Consiglio provinciale guidato da Marcello Tricoli.

Tema centrale del Premio è stato l’impegno contro la mafia per la legalità: il momento clou della manifestazione è stato infatti la consegna di un encomio con targa ai giudici popolari dello storico primo maxi-processo contro Cosa nostra, celebrato a Palermo nel 1986. La targa d’encomio è stata dedicata al giovane magistrato agrigentino Rosario Livatino, barbaramente ucciso dalla mafia il 21 settembre1990; a rappresentare la famiglia, Enzo Gallo, che ha consegnato le targhe sottolineando “la necessità di divulgare con ogni mezzo, quindi anche con la cultura, l’impegno contro la mafia” e di far prendere coscienza e conoscenza a tutti, soprattutto ai giovani, dei valori della giustizia e del diritto.
Preziosa è stata la collaborazione di Mario Lombardo che, col suo contributo ha permesso agli organizzatori di rintracciare i giudici popolari del maxi-processo per rendere tangibile ed evidente la crescita umana e personale che questi cittadini hanno raggiunto partecipando come parte attiva allo storico dibattimento.  

Durante la cerimonia di premiazione non è mancato un momento di intensa commozione, con le note del silenzio suonate dal trombettista Pietro Biancati.
La poesia scelta come miglior testo lirico è stata “U rumpiscatuli”, dedicata al tema dell’impegno contro la mafia e firmata della poetessa Francesca Bruno, di San Giuseppe Jato: il componimento è un omaggio a Padre Pino Puglisi, ucciso per la sua coraggiosa attività pastorale contro i boss nel quartiere di Brancaccio; per la sezione dedicata alle canzoni ha vinto “Du’ picciotti palermitani”, del cantastorie Carlo Barbera, di  Nizza di Sicilia, un canto dedicato ai giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. I vincitori della poesia a tema libero sono stati: Elia Rita, di Termini Imerese, con la poesia “U cantu du mari”; Francesco Ferrante, di Terrasini, con la poesia “Ju e la puisia”; Enza Pecorelli, di Siculiana, con la poesia “Faci di luna”; per il tema ferroviario ha vinto il poeta Salvatore Sciortino, di Favara, con la poesia “Lu trenu viloci e sicuru”.

 

nella foto, un momento della premiazione con il presidente del Consiglio provinciale, Marcello Tricoli