Palermo 31 luglio 2008 – La Provincia di Palermo e i comuni di Ciminna, Mezzojuso, Caccamo e Villafrati insieme per offrire proposte e suggerimenti alla redazione del piano di gestione del complesso gessoso di Ciminna. Un sito di importanza comunitaria in cui dovrà essere tutelata la biodiversità, ovvero tutte le forme di vita animale e vegetale, tenendo comunque conto delle esigenze economiche, sociali e culturali del territorio. Il piano di gestione, affidato alla società “Agristudio” che ha ricevuto l’incarico professionale per la progettazione, è stato presentato dal Presidente della Provincia Giovanni Avanti nell’aula consiliare del comune di Ciminna. Una riunione che ha visto la partecipazione del sindaco Giuseppe Leone nelle vesti di padrone di casa e del primo cittadino di Mezzojuso Nicola Cannizzaro, con i delegati dei sindaci di Caccamo e Villafrati, nonché i tecnici dell’assessorato al Territorio della Regione e i rappresentanti delle attività economiche e produttive locali.
“Dobbiamo trovare le sinergie tra pubblico e privato – ha sottolineato il Presidente Avanti – per potere attivare processi di sviluppo in una vasta area. In quest’ottica la Provincia avrà un ruolo centralizzato di coordinamento tra i comuni per assicurarne l’integrazione all’interno di un sistema di rete rispettoso della specificità di ciascuna municipalità. E nello stesso tempo per diventare interlocutori privilegiati della Regione nell’ambito della progettazione con l’obiettivo del rilancio del territorio”.
Così sono pervenuti i primi suggerimenti per la salvaguardia degli interventi antropici attuali, ma soprattutto di quelli pregressi come le strutture storiche esistenti, i vecchi sentieri e la zona archeologica già mappata, che sono stati avanzati dall’architetto Arturo Anzelmo.
Ma l’incontro è servito anche per mettere a punto tutte le iniziative che la Provincia sta avviando nel territorio dove insiste anche la riserva terrestre. Il Direttore del settore Ambiente della Provincia Angelo Troja ha presentato un pacchetto di progetti che vanno da uno sportello infopoint e dal sito web dedicato all’area protetta, passando per una mostra permanente e una biblioteca naturalistica con una postazione informatica collegata in rete. Non tralasciando la realizzazione di una sede con aula didattica multimediale, la sentieristica e la tabellazione per una maggiore valorizzazione e promozione della riserva.
“Dobbiamo trovare le sinergie tra pubblico e privato – ha sottolineato il Presidente Avanti – per potere attivare processi di sviluppo in una vasta area. In quest’ottica la Provincia avrà un ruolo centralizzato di coordinamento tra i comuni per assicurarne l’integrazione all’interno di un sistema di rete rispettoso della specificità di ciascuna municipalità. E nello stesso tempo per diventare interlocutori privilegiati della Regione nell’ambito della progettazione con l’obiettivo del rilancio del territorio”.
Così sono pervenuti i primi suggerimenti per la salvaguardia degli interventi antropici attuali, ma soprattutto di quelli pregressi come le strutture storiche esistenti, i vecchi sentieri e la zona archeologica già mappata, che sono stati avanzati dall’architetto Arturo Anzelmo.
Ma l’incontro è servito anche per mettere a punto tutte le iniziative che la Provincia sta avviando nel territorio dove insiste anche la riserva terrestre. Il Direttore del settore Ambiente della Provincia Angelo Troja ha presentato un pacchetto di progetti che vanno da uno sportello infopoint e dal sito web dedicato all’area protetta, passando per una mostra permanente e una biblioteca naturalistica con una postazione informatica collegata in rete. Non tralasciando la realizzazione di una sede con aula didattica multimediale, la sentieristica e la tabellazione per una maggiore valorizzazione e promozione della riserva.