BIOCARBURANTI: SIGLATA LA BOZZA DI ACCORDO DELLA FILIERA AGROENERGETICA

Palermo 24 maggio 2007 – La Provincia stringe i tempi  per la produzione di biocarburanti. Presentata dall’assessore provinciale alle fonti energetiche Raffaele Loddo,  nel corso di un tavolo tecnico,  la bozza di accordo per la costituzione della filiera agroenergetica che punta allo sviluppo di colture per la produzione di bioetanolo e biodiesel da impiegare per il riscaldamento, la produzione di elettricità e i trasporti.
Erano presenti all’incontro di oggi, presso il Centro direzionale della Provincia di via San Lorenzo, i partner che hanno aderito al protocollo stipulato su proposta della Provincia nel marzo del 2006, i dipartimenti universitari di Palermo di agronomia ambientale e territoriale, ingegneria e tecnologie agro forestali, scienze fisiche ed astronomiche, ingegneria chimica dei processi e dei materiali, l’Irfis, Confindustria Sicilia, Confagricoltura provinciale, l’Assessorato regionale territorio ambiente (Ufficio speciale della montagna), l’Assessorato regionale all’industria, il Consorzio di ricerca per lo sviluppo di sistemi innovativi agroambientali, l’Assodistil, il Codifas (Consorzio per la difesa dell’agricoltura siciliana),l’AssoPetroli e i comuni di Monreale e Termini Imerese, nei cui territori sono stati individuati i terreni agricoli dove sviluppare le colture e gli impianti.    Entro il primo giugno i partner formuleranno le loro osservazioni alla bozza di accordo, che sarà messa a punto il 6 giugno per essere poi inviata ai Ministeri competenti. “Il percorso – sottolinea il Presidente della Provincia Francesco Musotto – va avanti secondo le modalità e i tempi stabiliti. E’ un progetto che,  oltre agli effetti di carattere ambientale, presenta risvolti occupazionali e imprenditoriali particolarmente significativi per il territorio provinciale. Abbiamo riscontrato grande interesse e partecipazione da parte dei soggetti aderenti al protocollo e la disponibilità da parte delle associazioni dei coltivatori”. La produzione prevista riguarderà il bioetanolo, alcol etilico ricavato, attraverso un sistema di fermentazione, dalla coltivazione agronomica delle piante zuccherine (barbabietola, sorgo zuccherino, canna da zucchero) e il biodiesel ottenuto dal trattamento di piante oleaginose (quali girasole, soia, colza, ricino, cartamo). Con il biodiesel è possibile ridurre anche l’80% delle emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e il 50% delle emissioni di particolato e polveri sottili, mentre con il bioetanolo si riducono le emissioni di idrocarburi aromatici come il benzene del 50% e  l’anidride solforosa di oltre il 70%.