ATO IDRICO: SBLOCCATO IL PIANO DI INVESTIMENTI SUGLI IMPIANTI. GLI APPALTI SARANNO ASSEGNATI SECONDO IL PROTOCOLLO DI LEGALITA’. LA NUOVA TARIFFA MEDIA FISSATA A 1,15 EURO PER GLI USI DOMESTICI

Palermo, 12 dicembre 2008 – Si imprime un forte sviluppo al Servizio idrico integrato negli 82 Comuni della provincia di Palermo, che vede la Provincia regionale come ente di indirizzo e controllo, l’Ato idrico Palermo 1 come organo regolatore e la società Acque Potabili Siciliane, del gruppo Acque Potabili Torino, quale soggetto concessionario della gestione.
In conferenza stampa il presidente della Provincia, Giovanni Avanti, il direttore dell’Ato, Claudio Delfino, l’amministratore delegato di Aps, Lorenzo Serra, e il direttore degli Investimenti di Aps, Gaetano Rotolo, hanno illustrato le novità e i vantaggi del nuovo servizio, in termini di efficienza, riduzione dei costi e risparmio per gli utenti.
La recente approvazione della Tariffa d’Ambito, da parte della Conferenza dei Sindaci, ha sbloccato il piano di realizzazione di infrastrutture idriche, fognarie e di depuratori, del valore di 850 milioni di euro in trenta anni, di cui quasi la metà, 324 milioni di euro, saranno spesi in cinque anni (45% fonte pubblica, 55% a carico del concessionario privato del servizio, Acque Potabili Siciliane del Gruppo Acque Potabili Torino).
Tutte le opere saranno affidate ed eseguite secondo le rigide procedure previste dal Protocollo di legalità “Carlo Alberto Dalla Chiesa” e in stretta collaborazione con la Prefettura di Palermo.
La prima fase del piano, approvata dalla Conferenza dei sindaci per un totale di 55 interventi del valore di 73,6 milioni di euro, vede già 20 progetti esecutivi pronti, alcuni dei quali saranno messi in cantiere nei prossimi mesi.
Questo primo programma prevede la costruzione di due nuovi depuratori, l’adeguamento di 18 depuratori esistenti, la realizzazione o il completamento di 17 reti idriche e fognarie, la costruzione di 8 fra adduttori idrici da sorgenti e collettori fognari, oltre a interventi su impianti di sollevamento e azzeramento di perdite, al telecontrollo delle reti e alla sostituzione di vecchi contatori.
Il piano complessivo pluriennale consentirà di contenere le perdite d’acqua, di minimizzare i turni di erogazione, di potenziare le riserve idriche e rendere l’acqua sempre disponibile, di tutelare fiumi e mare dall’inquinamento.
Nel primo anno di gestione, Aps ha già individuato e riparato, nei primi 25 Comuni presi in carico, ben 2.500 perdite e ha anche sostituito 15 chilometri di reti idriche, con un costo totale di 3 milioni di euro. Gli interventi straordinari hanno inoltre consentito di riattivare e adeguare otto impianti di depurazione.
Il presidente Avanti ha annunciato che a breve la Conferenza dei sindaci sarà convocata per approvare gli investimenti relativi al prossimo biennio, mentre sono a buon punto le trattative con i sindacati per il trasferimento ad Aps del personale comunale addetto a reti e impianti, e quelle con Comune e Amap (firma prevedibile a metà gennaio 2009) per la convenzione con l’Ato che applicherà anche alla città di Palermo la tariffa unica e gli investimenti nell’ambito di una gestione coordinata delle risorse, salvaguardando l’Amap fino alla scadenza naturale del contratto col Comune, ossia il 2021.
L’A.d. di Aps, Lorenzo Serra, ha riferito che finora l’azienda ha preso in carico 39 Comuni con una popolazione di 230 mila abitanti, ha attivato la procedura per assumere la gestione negli altri Comuni, ha già avviato la sostituzione di un primo gruppo di 7.500 contatori guasti o illeggibili, ha aperto dieci sportelli territoriali e un call center per favorire i rapporti diretti con l’utenza, e sta inviando in questi giorni le prime fatture di conguaglio calcolate con la nuova tariffa e sui consumi effettivi.
Il presidente Avanti ha spiegato che, rispetto alla precedente tariffa media Eas, pari a 1,36 euro a metro cubo, e a quella fissata in gara (1,30 euro) la nuova tariffa media scende a 1,15 euro per uso domestico, e che su sua richiesta è stato introdotto un regolamento che favorisce con sconti e agevolazioni un’ampia fascia sociale, che comprende famiglie numerose e famiglie a basso reddito (indice Isee).
In generale, la tariffa sarà applicata Comune per Comune tendendo conto dei valore attualmente fissati. Anche a Palermo sarà applicata la tariffa d’ambito di 1,32 euro, che consentirà di adeguare il sistema, di riqualificare gli impianti e di eseguire ingenti programmi di investimento.
Finora ogni Comune aveva praticato tariffe diverse, per cui, come ha chiarito Claudio Delfino, l’Ato ha deciso di arrivare ad una tariffa unica entro sette anni.