Prende il via il venerdì 20 aprile, alle ore 17 al Museo Mandralisca di Cefalù, con la presentazione delle indagini non invasive sul Ritratto di uomo di Antonello da Messina, la quarta edizione di Salvalarte Madonie. La manifestazione, oltre ad offrire nuovi splendidi tesori e interessanti escursioni naturalistiche, è quest’anno caratterizzata soprattutto dalla presenza della storia millenaria che ci racconta la geologia e dalla leggerezza della musica degli antichi organi, spesso muti e abbandonati, che attendono, da troppo tempo, una mano che li faccia ritornare vivi. Nel territorio delle Madonie sono 66 e sono studiati in tutta Europa per le loro peculiarità tutte siciliane.
Per la prima volta è stato raggiunto l’obiettivo di coinvolgere tutti e 15 i comuni che fanno parte del Parco delle Madonie. Salvalarte in questi anni ha raccolto anche dei successi, come la guglia maiolicata della chiesa di Santa Maria di Loreto a Petralia Soprana che sarà finalmente restaurata con i fondi della Provincia Regionale di Palermo, il recupero dell’abbazia di San Giorgio a Gratteri, inserito nel piano triennale delle opere pubbliche del Parco. E ancora, a Petralia Sottana sono in corso i lavori al Museo. Ma Salvalarte guarda avanti. Quest’anno nuove sfide sono state lanciate come il recupero dello stabilimento di Sclafani Bagni. Altra novità di questa edizione è rappresentata dal fatto che il percorso della manifestazione si intreccia con i siti Geopark. Il network dei Geoparchi europei è una rete tra territori rurali, il cui patrimonio geologico deve esprimere qualcosa di eccezionale in termini di interpretazione e rappresentazione della storia della terra negli ultimi 4.000 milioni di anni. I siti Geopark in Europa sono attualmente 30. In Italia ce ne sono tre, dei quali ben due in Sicilia. Le Madonie, infatti, sono uno dei siti geopark tutelati dall’Unesco.
Per quanto riguarda gli appuntamenti di Salvalarte Madonie, l’Aapit di Palermo mette a disposizione un pullman che parte le domeniche ed i due giorni festivi del 25 aprile e del primo maggio, alle ore 9 da Piazza Castelnuovo. I biglietti, dal costo di 3 euro, possono essere acquistati il martedì, dalle ore 9 alle 13 ed il giovedì, dalle ore 15.30 alle 18, precedenti alle escursioni.
Per la prima volta è stato raggiunto l’obiettivo di coinvolgere tutti e 15 i comuni che fanno parte del Parco delle Madonie. Salvalarte in questi anni ha raccolto anche dei successi, come la guglia maiolicata della chiesa di Santa Maria di Loreto a Petralia Soprana che sarà finalmente restaurata con i fondi della Provincia Regionale di Palermo, il recupero dell’abbazia di San Giorgio a Gratteri, inserito nel piano triennale delle opere pubbliche del Parco. E ancora, a Petralia Sottana sono in corso i lavori al Museo. Ma Salvalarte guarda avanti. Quest’anno nuove sfide sono state lanciate come il recupero dello stabilimento di Sclafani Bagni. Altra novità di questa edizione è rappresentata dal fatto che il percorso della manifestazione si intreccia con i siti Geopark. Il network dei Geoparchi europei è una rete tra territori rurali, il cui patrimonio geologico deve esprimere qualcosa di eccezionale in termini di interpretazione e rappresentazione della storia della terra negli ultimi 4.000 milioni di anni. I siti Geopark in Europa sono attualmente 30. In Italia ce ne sono tre, dei quali ben due in Sicilia. Le Madonie, infatti, sono uno dei siti geopark tutelati dall’Unesco.
Per quanto riguarda gli appuntamenti di Salvalarte Madonie, l’Aapit di Palermo mette a disposizione un pullman che parte le domeniche ed i due giorni festivi del 25 aprile e del primo maggio, alle ore 9 da Piazza Castelnuovo. I biglietti, dal costo di 3 euro, possono essere acquistati il martedì, dalle ore 9 alle 13 ed il giovedì, dalle ore 15.30 alle 18, precedenti alle escursioni.